Riceviamo e pubblichiamo la lettera del Coordinamento Pace e Disarmo Cuneo.
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L’assemblea del Coordinamento Pace e Disarmo di Cuneo di lunedì 3 giugno ha salutato con grande soddisfazione la spontanea partecipazione di un nutrito gruppo di cuneesi – “armati” solo di inoffensive bandiere della pace e del sentito desiderio di testimoniare il “Ripudio della guerra” solennemente dichiarato dall’art. 11 della nostra Costituzione – alla Festa della Repubblica celebrata in Piazza Galimberti.
Come ha detto Pietro Calamandrei, “la Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. La Costituzione è un pezzo di carta, la lascio cadere e non si muove: perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile; bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità”.
È quindi importante ribadire l’impegno a difenderla in tutti i suoi aspetti e in questo momento storico, oltre che i valori di democrazia, libertà e giustizia sociale, diventa centrale l’impegno in difesa della pace. Per difendere la pace bisogna che al centro dell’iniziativa politica si collochi la ricerca della convivenza pacifica e che facciano un passo indietro gli eserciti e tacciano le armi.
Malgrado la presenza di troppe transenne per dividere autorità e militari dai cittadini che sono i veri protagonisti, la cerimonia del 2 giugno a Cuneo è stato un momento importante e le tante bandiere della pace in piazza Galimberti hanno confermato la volontà di alimentare il sentimento di pace e di “Ripudio della guerra” scritto a chiare lettere dalle Madri e dai Padri Costituenti.