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Attualità | 07 luglio 2024, 07:12

Emanuele Bolla e la sua idea di turismo: "Ad Alba serve la qualità, non chi si porta i panini da casa"

L'ex assessore critico contro la visione di un'offerta indifferenziata. "I visitatori vengono qui per vivere un'esperienza enogastronomica, che non vuol dire attività di nicchia, ma strategia programmata"

Vinum è tra gli eventi di punta di Alba: è stato dichiarato manifestazione internazionale

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Per 5 anni è stato l'Assessore al Turismo e ora Emanuele Bolla, da consigliere di minoranza vuole puntualizzare alcuni concezioni e dati "inesatti" emersi in queste ultime settimane e alcune visioni programmatiche che lo spaventano e che rischiano di "spaccare il territorio e di vanificare il lavoro che abbiamo fatto".

Lei è parso critico con chi dice che il turismo enogastronomico è una nicchia.

"È un’affermazione che non corrisponde al vero: tra i viaggiatori italiani il 58% nel 2023 ha fatto almeno in viaggio per motivi legati al cibo e al vino. Non si può dimenticare che l’immagine della nostra città viene abbinata automaticamente al tema gastronomico. Ogni volta che in giro per il mondo ho pronunciato il nome della nostra città ho sempre visto la stessa reazione: 'Alba, vino, tartufo e buon cibo'".

Il turismo enogastronomico chi attira?
"Un pubblico con elevata capacità di spesa, ma questo non è accaduto per caso, essendo il frutto delle strategie di crescita turistica della nostra città: da sempre preferiamo un turismo di qualità, piuttosto che uno di massa, che Alba non può gestire. I visitatori vengono qui per vivere l’esperienza enogastronomia dei nostri ristoranti e delle nostre cantine".

Quindi no al turismo per tutti?
"La nostra città non deve puntare a un turismo indifferenziato, perché rischia di attrarre turisti mordi e fuggi, trasformando concettualmente la città da meta turistica a parcheggio per pullman. Mentre l’approccio ideologico del turismo per tutti è sbagliato, bisogna concentrarsi sulla cultura per tutti, con una proposta diversificata e di qualità rivolta gli Albesi. La cultura, questa sì, dev’essere per tutti".

Vede dei rischi con una certa lettura del fenomeno?
"Spesso, anche in campagna elettorale, si è cercato di creare una spaccatura tra il mondo del turismo e gli Albesi: questo tipo di approccio ideologico deve finire perché, se si prosegue su questa linea si rischia di creare una frattura tra la comunità locale e i visitatori. Il turismo è un settore che va trattato con rispetto e attenzione e bisogna ricordare che sul nostro territorio impiega oltre 10.000 addetti. Bisogna prestare molta attenzione invece al rischio del turismo di massa: non dobbiamo puntare a promuovere proposte turistiche per il pubblico generalista, perché rischiamo di attirare solo i pullman con a bordo gli escursionisti della giornata, che - lo dico con rispetto - si portano i panini nello zaino, senza generare ricadute economiche rilevanti e portando disagi".

Quali sono le priorità per il turismo albese?

"Partiamo da VINUM, che con la nostra amministrazione è diventato internazionale, poi turismo outdoor di livello per il periodo estivo, sul folklore all’inizio dell’autunno, la Fiera e sull’allungamento della stagione turistica del tartufo fino a Natale. Non dimentichiamo che ogni euro speso in tartufo genera 20 euro di ricadute sull’economia locale. Alba deve continuare a lavorare sul pubblico internazionale interessato ai nostri vini, alla nostra gastronomia e ai nostri paesaggi costellati di vigneti, boschi e noccioleti".

Per quanto riguarda il turismo outdoor?
In primis serve la promozione, da effettuare con l’ente turismo a livello nazionale e internazionale come sempre fatto negli anni, e poi le manutenzioni continue. Rispetto alla comunicazione dei nostri sentieri rivendico il grande lavoro svolto: abbiamo predisposto una nuova comunicazione cartacea organica in distribuzione all’ente turismo, abbiamo caricato i sentieri online su un sito dedicato, abbiamo sistemato la cartellonistica mancante e rinnovato una grande parte delle indicazioni sin dall’inizio del mandato. In ultimo abbiamo finanziato grazie ad un bando da 200.000 euro il rifacimento di tutta la segnaletica dei luoghi cittadini con un progetto fortemente innovativo che vedrà la realizzazione nei prossimi mesi. Rivendico il grande lavoro svolto dalla nostra amministrazione sul tema dell’outdoor e anche i risultati: l’estate turistica è cresciuta molto, anche grazie al lavoro degli operatori, che si sono attrezzati con proposte di alto livello".

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