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Attualità | 08 luglio 2024, 16:29

Il “Microfono d’oro” a Margherita Devalle, speaker saluzzese della trasmissione "Lafigliadeldottore" di Radio popolare

Il premio a Roma in Campidoglio. E’ tra i premiati 2024 dell’Oscar della Radio italiana. E’ l’ideatrice del Podcast ispirazionale Fatty Furba. “In questo percorso ho compreso che per crescere professionalmente c’è bisogno di esempi” afferma. Per la Fondazione Artea a Cuneo ha intervistato grandi nomi e talenti emergenti della musica

La speaker radiofonica Margherita Devalle con la targa del premio "Microfono d'oro" ricevuto a Roma in Campidoglio

La speaker radiofonica Margherita Devalle con la targa del premio "Microfono d'oro" ricevuto a Roma in Campidoglio

Tra i premiati del "Microfono d’oro", l’Oscar della Radio italiana che celebra ogni anno le eccellenze della radiofonia nazionale c'è anche Margherita Devalle, saluzzese di base a Milano, presentatrice radio e Tv, podcaster, conosciuta nel mondo della musica e dell’entertainment per il racconto di festival musicali più interessanti in giro per il mondo e le interviste a grandi artisti del momento.

Il riconoscimento è stato conferito a Roma presso la sala della Protomoteca in Campidoglio, giovedì 4 luglio, in occasione della 14ma edizione del premio diretto a giornalisti, speakers e professionisti di tutta Italia, che animano le trasmissioni più seguite e amate dal pubblico.

Margherita Devalle è stata premiata nella sezione Emittente storica per la trasmissione di Radio Popolare "La figliadel Dottore" che conduce con Federico Esposito e in cui lei (figlia del dentista Gianfranco Devalle) prescrive "best pillole festivaliere e i migliori concerti dell’estate. Pillole di musica e news pazzesche ad azione analgesica ed antipiretica per le serate fresh".

La speaker è conosciuta inoltre come ideatrice del podcast ispirazionale Fatty Furba, alla sua quarta stagione di vita che da quest’anno non è solo audio ma anche video, le cui interviste a personalità della musica, diventano modello di crescita per le nuove generazioni.

Davanti al suo microfono si sono succeduti tantissimi artisti e tantissime donne che hanno raccontato le propria vita "ispirazionale" così come è un pò la sua storia personale, nella quale la passione è diventata un mestiere.

“In questo percorso ho compreso che per crescere professionalmente c’è bisogno di esempi. Io che sono nata in una provincia, che non sono figlia d’arte, anche se i primi incontri con la musica penso di averli inconsciamente ereditati dalle passioni dei miei nonni, da parte materna per il clarinetto e paterna per i balli da balera, mi sono sempre dovuta cercare modelli di ispirazione attraverso biografie, film, video di repertorio, tv e social media e, soprattutto tramite tantissime esperienze e infinita gavetta che sto ancora facendo per approdare al mio lavoro".

Attraverso le storie di “Fatty Furba” le donne che ce l’hanno fatta, possono motivare con il loro esempio chi è all’ascolto, dare uno stimolo per crescere nel proprio lavoro o far comprendere alla Gen Z che una passione, sia essa per la musica o altro, può diventare effettivamente un lavoro al di là delle barriere, sottolinea la speaker.

In questa direzione per la Fondazione Artea, Margherita Devalle è stata chiamata a collaborare nel progetto “Talk about Music”  rivolto alle scuole Superiori di Cuneo ( lo scorso anno) e in quello di "Città in note. La musica dei luoghi" (quest’anno) che l’ha portata professionalmente a "casa", nel capoluogo della Granda, per intervistare ospiti del panorama musicale italiano, emergenti o di fama internazionale, tra cui Caterina Caselli e Francesco Motta nel 2023 e Noemi alcuni mesi fa.

 

vilma brignone

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