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Curiosità | 30 settembre 2024, 08:53

A Cherasco una domenica piena di... Soldi

Il Casato Soldi nasce negli anni ’50 radunando tutti coloro che portano quel cognome. Niente di nobile. Semmai nobili sono i principi

Visita a Cherasco dei Soldi

Visita a Cherasco dei Soldi

Il cognome Soldi si presta, è ovvio, a battute, associazioni, giochi di parole e nonsense. Chi lo porta, e sono tanti, ha comunque il vanto di appartenere ad un casato che nel motto “Concordia Res Crescunt; Discordia Maxime Dilabuntur” racconta già qualcosa, e nella Banca del Natale raccoglie il concetto: “Se un Soldi è in difficoltà, può contare su un Fondo di assistenza che lo può aiutare”.

Tornando a ieri, domenica 29 settembre, una sessantina di Soldi ha fatto visita alla città di Cherasco. Una gita di famiglia allargata insomma, nella quale l’attuale segretario del casato Paolo 21°, ha donato una targa ricordo al Comune, in una simpatica cerimonia davanti al municipio.

Al sindaco Claudio Bogetti è stato anche consegnato un volumetto che racconta la storia dei Soldi, stirpe antica di origine spagnola, trasferitasi in Italia intorno all’anno 1000 e propagatasi in tutte le regioni, con maggiori concentrazioni in Toscana e nel cremonese. Molti e illustri sono stati i Soldi nella storia: priori, gonfalonieri, proprietari terrieri, filosofi, cardinali, deputati e anche patrioti. Lo era senz’altro Fiorino Soldi, partigiano, poi giornalista e fondatore negli anni ’50 del casato. A pochi giorni dalla fine della guerra venne catturato dai tedeschi in ritirata e poco prima di essere fucilato rispose alla domanda di un ufficiale “Come ti chiami?” compitando il suo nome e cognome. “Soldi … S come Savona, O come Otranto …”

L’ufficiale della Wehrmacht cambiò immediatamente atteggiamento. Poi disse: “Mia madre si chiamava Soldi, è morta quattro anni fa”. Poco dopo ordinò al ragazzo, appena ventiduenne: “Vattene Soldi, Heraus!”.

Fiorino 1° (i Soldi si danno un numero per distinguersi, come i Papi…) divenne poi un importante giornalista, scrisse libri e commedie teatrali, fondò Radio Cremona Libera, ebbe una vita breve ma intensa e nel  1950 cominciò a organizzare una “Internazionale dei Soldi”, nel nome degli ideali della bontà e della Fratellanza, organizzò un Comitato promotore e radunò nel casato tutti i Soldi sparpagliati in Italia e nel Mondo, rappresentati dallo slogan “Ogni uomo è mio fratello (tanto più se si chiama Soldi)”.

Niente di nobile dunque, semmai sono nobili i principi che portano avanti i Soldi.

Ecco nascere negli anni ’60 una delle prime Banche Etiche di mutua assistenza per soli Soldi, che in occasione del Natale offre una mano a chi si trova in difficoltà. A patto di possedere il curioso cognome.

Il casato Soldi ha oggi una struttura guidata da un direttivo, si riunisce in congresso di tanto in tanto, mantiene una rete di relazioni che a volte diventano semplici gite domenicali, come quella di ieri nella Città delle Paci.

Che ha accolto i Soldi con amicizia, in una splendida giornata di inizio autunno.

Silvano Bertaina

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