Le pompe ad immersione sono una famiglia decisamente ampia e proprio per questo, quando si tratta di scegliere il prodotto più adatto alle proprie esigenze, come prima cosa è necessario considerare quale funzione dovrà svolgere.
Per ogni applicazione, infatti, è possibile scegliere la giusta pompa a immersione, tenendo conto della prevalenza richiesta e della tipologia di liquido da movimentare.
Ogni pompa a immersione è costruita per funzionare immersa nel liquido che deve pompare. Ciò comporta che il motore sia progettato per essere perfettamente impermeabile e che possa attivarsi tramite galleggiante automatico. Il galleggiante viene regolato ad una determinata altezza e quando l’acqua raggiunge il livello prefissato, il sensore attiva la pompa.
Ma torniamo all’applicazione. La pompa a immersione può essere utilizzata per funzioni molto diverse: svuotare una piscina, affrontare un'emergenza come l’allagamento di un locale, drenare liquidi in un cantare, sollevare l’acqua da un serbatoio o da un pozzo… E per applicazione è importante scegliere la tipologia appropriata.
Pompe sommerse e pompe sommergibili: come orientarsi nella scelta
La prima grande distinzione all’interno della famiglia delle pompe a immersione è tra pompe sommerse e pompe sommergibili. Le pompe sommerse, note anche come pompe per pozzi, sono caratterizzate da un’alta prevalenza, cioè sono in grado di sollevare liquidi da una profondità elevata. Queste pompe lavorano costantemente sotto battente e sono completamente immerse nell’acqua. Per poter sollevare il liquido da grandi profondità solitamente sono pompe multistadio, con più giranti posizionate sullo stesso asse per aumentare di molto la prevalenza di mandata.
Poiché vengono installate in punti non facilmente accessibili, le pompe sommerse devono essere particolarmente affidabili. Non a caso sono realizzate spesso in acciaio inossidabile, proprio per le caratteristiche di durata e resistenza alla corrosione che questo materiale assicura.
Le pompe sommergibili, invece, funzionano anche se parzialmente immerse nel liquido da pompare. Non sono progettate per le grandi profondità, ma possono essere utilizzate per il prelievo d’acqua da stagni, corsi d’acqua, pozzetti di raccolta dell’acqua piovana e sono ideali per lo svuotamento di locali e vasche.
Le pompe sommergibili sono concepite per il drenaggio sia di acqua chiare, come possono essere quelle piovane, sia di acque scure, melmose e contenenti corpi solidi in sospensione. In quest’ultimo caso, a fare la differenza è soprattutto la girante che nel caso di acque sporche dovrà evitare il pericolo di blocco del funzionamento. Per queste applicazioni, in ambito civile e soprattutto industriale, la soluzione è data dall'utilizzo di giranti vortex aperte che, grazie al design con cui sono costruite, permettono il passaggio senza danni di fibre, particelle solide e sabbia.
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