Spesso a noi giovani generazioni viene chiesto perché vogliamo vivere in aree montane viste le difficoltà portate dalla mancanza di servizi o dalla lontananza dai centri cittadini della pianura. Ritengo che oltre il fatto di esser nato e cresciuto in un determinato luogo, avendone quindi lì gli affetti più cari e le amicizie, ci siano anche altre motivazioni.
Nel mio caso Roccavione è per me “Casa” anche per l’impegno che porto avanti nell’associazione sportiva in cui sono allenatore di una squadra di pallavolo, per il volontariato in parrocchia, per il lavoro che svolgo nell’attività imprenditoriale con mio padre e per il mio attivismo politico. Riguardo a questa ultima motivazione, è proprio perché credo nell’importanza della partecipazione attiva dei cittadini che ho deciso di mettermi a disposizione della comunità candidandomi alle ultime elezioni amministrative.
Il grande riscontro ricevuto dai concittadini ha portato il nostro gruppo alla guida del paese e, avendo ricevuto un bel sostegno personale, anche io sono entrato in Consiglio Comunale con la carica di consigliere.
In questi primi mesi dopo le elezioni il nostro gruppo ha preso la consapevolezza della situazione attuale della macchina amministrativa di Roccavione; abbiamo dimostrato di avere capacità e competenze necessarie per favorire il cambiamento che vogliamo rispetto alla gestione passata. Non ci siamo però fermati alla semplice gestione delle consuete pratiche, ma abbiamo dato alcuni segnali politici chiari per iniziare ad attuare il nostro programma elettorale per un paese migliore. In questi quattro mesi, a esempio, la nostra maggioranza ha destinato le prime risorse disponibili alla scuola, a dimostrazione del fatto che il futuro della nostra comunità è priorità del nostro mandato. Abbiamo così concentrato gli sforzi per attivare già a partire da questo settembre il nuovo servizio mensa che riteniamo essere un cruciale e valido strumento a sostegno delle famiglie roccavionesi che non dovranno più spostarsi in altri comuni dove ci sono questi servizi.
Credo che noi amministratori abbiamo il compito sia di proporre sia di stimolare nuove opportunità per il miglioramento della vita del paese che siano però realizzabili, concrete ed efficaci. Impiegare energie per dare servizi che sono poco utili o utilizzabili dalla cittadinanza è infatti uno spreco di risorse: bisogna concentrare gli sforzi, come abbiamo fatto noi a Roccavione sulla scuola, per investimenti che avranno una ricaduta positiva e provata nel futuro.
Questo è stato un primo atto a sostegno della nostra comunità, ne seguiranno altri, ma siamo pienamente consapevoli che non è sufficiente l’agire solamente a livello comunale: le aree montane hanno bisogno di risorse e di visione, ma soprattutto di piani di sviluppo coordinati a livello sovracomunale.
Vivendo in prima persona, dall’interno, la complessa macchina amministrativa ritengo che chi ha l’onere e l’onore di guidare un comune abbia la possibilità e il dovere di agire: penso che da soli difficilmente si riesce a cambiare le cose grandi, bisogna iniziare a lavorare insieme a tante piccole iniziative per ottenere tanti risultati positivi. Chi amministra, con le proprie politiche, può incentivare o disincentivare la vita nelle nostre comunità montane e bisogna quindi scegliere bene su cosa investire per evitare errori ed effetti contrari agli obiettivi.
Questi primi mesi da consigliere hanno rafforzato la mia convinzione che se non si costruiscono reti tra amministrazioni e se non ci si impegna per il dialogo tra amministratori allora si finisce isolati e questa condizione porta risultati negativi per tutta la comunità. Ciò considerato, penso che sia importante lavorare insieme nel progetto di sviluppo metromontano “Mezzaluna alpina” (la zona che va da Mondovì a Saluzzo, passando per Cuneo “Città Alpina”, e che comprende tutte le valli che partono da queste città): pianura e montagna, città e paesi di valle, cittadini e amministratori, mondo produttivo e del volontariato che lavorano insieme da una parte per contrastare la frammentarietà e i campanilismi, dall’altra per favorire una nuova visione della montagna di oggi, per promuovere uno sviluppo del territorio che sia sostenibile, integrato e fortemente legato alla storica identità delle nostre comunità.
La visione che tanti giovani amministratori come me hanno della montagna è caratterizzata da proposte serie e concrete, da condivisione e collaborazione, da luoghi di dialogo e confronto, da una importante azione per realizzare le tante e belle idee che già ci sono e che devono doverosamente diventare realtà.
Matteo Giordano, consigliere comunale di Roccavione