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Attualità | 12 novembre 2024, 18:33

Verduno, inaugurati gli spazi rinnovati del progetto ABLAB

Un'iniziativa che offre supporto specializzato per adolescenti e giovani adulti con disturbi del comportamento alimentare e fragilità psichiche

All'ospedale di Verduno sono stati inaugurati gli spazi rinnovati del progetto ABLAB

All'ospedale di Verduno sono stati inaugurati gli spazi rinnovati del progetto ABLAB

Si è tenuta questa mattina, martedì 12 novembre, presso l’Ospedale Michele e Pietro Ferrero di Verduno l’inaugurazione ufficiale degli spazi rinnovati del progetto ABLAB, un'iniziativa che offre supporto specializzato per adolescenti e giovani adulti con disturbi del comportamento alimentare (DCA) e fragilità psichiche. Promosso dalla Fondazione Ospedale Alba-Bra in collaborazione con l'ASL CN2 e diversi partner del Terzo Settore, ABLAB è stato realizzato con il contributo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e della Regione Piemonte.

Un Supporto Integrato per Adolescenti e Giovani con Fragilità. Il progetto ABLAB è nato per rispondere alle esigenze di adolescenti e giovani adulti fino ai 21 anni che affrontano sfide emotive e psicologiche complesse. ABLAB non si limita a fornire uno spazio fisico, ma intende essere anche uno "spazio creativo" dove i giovani possano esprimere sé stessi e connettersi con gli altri in modo sicuro e accogliente, affiancati da un team di professionisti sanitari e terapeuti.

“Con il progetto ABLAB ci siamo riproposti di creare uno spazio espressamente pensato per i bisogni dei ragazzi con Disturbo del Comportamento Alimentare e disagio psichico, che sapesse andare oltre il livello puramente ambulatoriale offerto dalla tradizione ospedaliera. Con ABLAB proponiamo spazi di cura dedicati e protetti, in cui i giovani pazienti possono sperimentarsi nella vita reale, nelle relazioni, restituendo protagonismo al corpo e all'espressività corporea ed emotiva”, dichiara Paola Malvasio, Commissario ASL CN2.

“ABLAB è un ponte tra pubblico e privato per esplorare nuove forme di cura. La creazione di questo spazio multidisciplinare, che fa dialogare reparti, associazioni e tante professioni differenti è spinta dalla volontà di creare uno spazio dove ogni giovane possa riscoprire se stesso, sperimentando musica, arte e teatro come strumenti complementari a supporto della cura tradizionale”, dichiara Paolo Giraudo, Vice Presidente della Fondazione Ospedale Alba-Bra.

PERCORSI ESPRESSIVI PER IL BENESSERE PSICOLOGICO

Nei nuovi spazi allestiti e umanizzati grazie alla generosità di due donatori del territorio e al coinvolgimento di professionisti - messi a disposizione dalla Fondazione Ospedale Alba-Bra, dalla Cooperativa Isoinsieme e dalla Cooperativa Lunetica - ABLAB è pronto ad avviare un ciclo di attività espressive, tra cui arteterapia, musicoterapia, danza movimento terapia, teatro terapia e orto terapia. Questi laboratori mirano ad aiutare i giovani a esplorare e sviluppare la consapevolezza corporea, a esprimere le proprie emozioni, e a potenziare il loro benessere psichico attraverso modalità creative. Sono previsti incontri settimanali per un totale di 21 settimane, a cui prenderanno parte gruppi di pazienti selezionati in base a criteri clinici, tra cui almeno un accesso per problematiche legate ai DCA.

IL CONTRIBUTO DELLA FONDAZIONE OZ

Per arricchire le competenze dei professionisti coinvolti, ABLAB ospiterà quattro incontri formativi condotti dalla Fondazione OZ, organizzati attorno a temi legati alle metodologie in uso a Casa OZ a Torino, con focus su best practice già avviate, l’importanza della collaborazione pubblico-privato e un approfondimento sull’uso del verde terapeutico. Un team di esperti, tra cui la Presidente Enrica Baricco e il Vice Presidente Marco Canta, porterà le proprie esperienze per ampliare le possibilità di intervento nel settore dei disturbi alimentari e del ritiro sociale.

COLLABORAZIONE CON L’UNIVERSITÀ

In parallelo, il progetto esplorerà la possibilità di coinvolgere l’Università di Torino – presente alla conferenza stampa il Prof. Federico Amianto, Direttore della Scuola di Neuropsichiatria Infantile dell'Università di Torino - per una valutazione accurata e il monitoraggio dei risultati, con l’obiettivo di valutare la replicabilità dell’approccio sperimentato. Questa partnership consentirebbe di misurare l’impatto delle attività in modo puntuale, offrendo spunti per un costante miglioramento degli interventi.

UN INVITO PER LA COMUNITÀ

L’inaugurazione dei nuovi spazi di ABLAB rappresenta un'importante occasione per sensibilizzare la comunità e coinvolgere tutti coloro che credono nella necessità di sostenere giovani con fragilità psichiche e disturbi complessi. Attraverso l’arte e la terapia espressiva, ABLAB si impegna a costruire un futuro più inclusivo e attento ai bisogni psicologici dei ragazzi.

cs

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