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Storie di montagna | 19 gennaio 2025, 07:21

STORIE DI MONTAGNA 147/ Gianni e la sua “We spesa"

La spesa con noi :un’idea geniale per fare acquisti in modo comodo, rapido e valorizzando prodotti del nostro territorio a KM 0

STORIE DI MONTAGNA 147/ Gianni e la sua “We spesa"

Oggi ho incontrato una mente incapace di spegnersi. Un cervello sempre in movimento. 
Un uomo che si definisce un sognatore fortunato, ma che io ho ribattezzato “instancabile ottimista”. Qualcuno che, se ha un’idea, non molla e vuole arrivare sempre in fondo. 
Alcune persone sono così, hanno bisogno di una fiamma sempre accesa, di sfide, di sogni, di progetti da realizzare per migliorare se stessi e la vita di tutti. Nella mia lunga strada di “cacciatrice di storie” ne ho incontrate molte di persone come Gianni Riberi, ma lui, per la sua tenacia e, forse, perché un po' mi assomiglia, mi ha lasciato un segno.
Gianni Riberi, nel suo piccolo, sta tentando di migliorare il mondo, di far capire alle persone l’importanza di mangiare meglio, di come sia necessario valorizzare il territorio in cui si vive e dare spazio ai piccoli produttori capaci di realizzare cose buone, belle e sane!
Ci siamo incontrati in un bar, davanti a un caffè: un incontro che doveva durare poco tempo, e che si è trasformato in molte ore e nel racconto di tutta la sua vita.

Come tutte le storie si parte da lontano e se Gianni è diventato l’uomo che è oggi lo deve alle sue radici che affondano a Limone, in Valle Vermenagna. Qui c’erano due aziende di famiglia che si occupavano di allevamento di vacche e producevano formaggio.
Un papà allevatore e una mamma, figlia del titolare della più grossa azienda limonese produttrice di formaggi. Un connubio perfetto, soprattutto perché, negli anni 1960, Limone era una sorridente e ricca cittadina di villeggiatura, quindi vendere latte e formaggi ai villeggianti era un'ottima fonte di reddito.
Con l’aumento del turismo, questo posto non è più stato idoneo per gli allevatori, e le cascine in affitto vengono lasciate. Resta solo quella di proprietà, sulla famosa Passeggiata Romana, che resta ancora di famiglia.
L’attività si trasferisce a Ronchi. Gianni nasce già in questa nuova realtà e vive in questo ambiente contadino che da piccola attività che vende formaggio, si ridimensiona dirigendosi verso una realtà più grossa, rimanendo al passo con i tempi.
“Quando sono arrivato a 14 anni mio padre si è ammalato e mi ha offerto l’occasione di studiare, come avevano fatto i miei fratelli, proponendomi la vendita degli animali e la trasformazione dell’attività in un’azienda di sola coltivazione. Io amo troppo gli animali, in particolare le mucche, e davanti a quella scelta ho preferito rimanere a casa e aiutare a portare avanti tutto quello che c’era!” mi racconta Gianni.
Si può dire che sia cresciuto insieme all’azienda di famiglia, con la fortuna di avere un papà che non gli ha solo insegnato la gestione pratica, ma che gli ha trasmesso anche la parte che spesso non viene mostrata ovvero quella finanziaria, commerciale e il contatto con i clienti.


“Lavorare è indispensabile, mi diceva mio padre, ma bisogna farlo usando la testa!” mi racconta Gianni sorridendo, ricordando dei genitori che sono stati davvero importanti.
Durante l’anno di militare, in cui era già titolare di mezza azienda, per un incidente sul lavoro il papà viene a mancare. Un duro colpo.
Per cinque anni l’attività è sulle spalle di Gianni. Un ragazzo giovanissimo, che ama il suo lavoro, ma che inizia a guardare al futuro e capisce che non può farlo per sempre, anche in prospettiva di mettere su famiglia. Nasce così, insieme ai suoi vicini, unendo le forze e i terreni una cooperativa agricola, moderna per produrre meglio lavorando di meno.
Dal mondo degli animali Gianni non si scosta mai e inizia il suo viaggio all’interno del mondo dei formaggi. I primi esperimenti vengono bene e così fa dei corsi per imparare questo mestiere. Nel suo percorso, però, gli viene un’idea geniale: perchè non tornare a vendere il latte crudo, come faceva un tempo suo padre ai villeggianti limonesi?


Da questa idea alla realizzazione il viaggio è stato lunghissimo. Certe volte essere dei pionieri non è semplice ed è stato necessario tempo, ricerca e pazienza.
Però, per i sognatori come Gianni, ostinati e convinti la meta viene sempre raggiunta e così sono nati i primi locali in Cuneo dove si poteva trovare il latte crudo. Dei piccoli negozi che spesso avevano la coda e che, ancora oggi, vendono giornalmente anche 600 litri di latte.
Nel piccolo locale di Corso Annibale Santorre di Santarosa, però, succede qualcosa di diverso. Oltre al latte, Gianni, inizia a vendere ciò che produce la sua azienda agricola: prodotti caseari, frutta e ortaggi. Solo due giorni alla settimana e in poco tempo crea nei suoi clienti una forte fiducia e il piccolo punto vendita funziona benissimo.
Molti iniziano a lasciare su dei foglietti gli ordini oppure li segnano su un quaderno lasciato a disposizione da Gianni. Cominciando così, con dei semplici bigliettini, in questo piccolo mondo fatto di amicizia e fiducia, si iniziano a confezionare le prime spese.
Nel punto vendita si trovano solo prodotti locali, stagionali e di alta qualità, tutte caratteristiche che fidelizzano il cliente e lo consolidano per tutti gli acquisti futuri.
E da qui, arriva l’idea geniale di Gianni.
Perchè non dare la possibilità alle persone di ordinare on line la propria spesa, e di poterla ritirare pronta e confezionata? Una spesa differente che sa di territorio, che segue la stagionalità e che fa conoscere solo produttori locali ed eccellenze gastronomiche.
Anche qui, come per i distributori del latte, la strada dall’idea alla realizzazione non è stata semplice. Solo una persona ostinata e tenace come Gianni, ha potuto arrivare a concretizzarla.


“Tutto è iniziato con la collaborazione con la Michelin, che ha creduto nel progetto e dove ho installato un locker dove si può ritirare la spesa ordinata on line sul sito https://wespesa.it/ . Sono poi arrivati degli altri punti di raccolta in Cuneo come l’Open Baladin, Tabaccheria Ferrara di Madonna dell’Olmo o fuori Cuneo come il Girasole di Centallo un punto a Borgo San Dalmazzo e L.M.A. a Torino e . Ne sono previsti molti altri.” Mi dice Gianni, che dietro a questo progetto, in cui ha investito anima e cuore, ha visto il futuro per i propri figli. Lui non si ferma mai e ogni volta che ha un’idea trova il modo di concretizzarla.
We Spesa, un modo di dire “la spesa con noi, facciamola insieme”  è un progetto in evoluzione. 


Si tratta di una piccola rivoluzione, partita da un semplice contadino emancipato e sognatore, che lega la nostra voglia di acquistare on line, per ridurre il tempo e restare comodi, alla riscoperta di ciò che il nostro territorio offre. Un sistema per educare le persone a pensare cosa mettono nel piatto a capire che, comprando locale e a km 0, si può fare la differenza e che seguire la stagionalità è importante. 
 

Ci sono tanti produttori che puoi conoscere dietro a We Spesa, persone concrete a cui puoi andare a stringere la mano e vedere come producono e se ne aggiungeranno altri e ci saranno sempre più prodotti perché le belle idee vanno sempre lontano.
Io ho già stretto la mano a uno dei produttori di We Spesa, il grande Gianni che oggi è un grande casaro, un allevatore, un contadino, un marito e un papà che resta sempre un grande sognatore!

Cinzia Dutto

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