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Attualità | 26 marzo 2025, 07:05

Cuneo si schiera contro la spending review: “Tagli devastanti, specie per i piccoli enti locali”

Ieri (24 marzo) l’approvazione in Consiglio dell’ordine del giorno della maggioranza. Dito puntato contro la Regione: “Rivalersi sui Comuni significa farlo sui cittadini”

Il municipio di Cuneo

Il municipio di Cuneo

L’opinione comune tra i membri del Consiglio comunale di Cuneo – e non solo, a livello nazionale - è che la spending review stabilita dalla legge di bilancio approvata nel dicembre 2024 metta a serio rischio la capacità d’investimento degli enti locale, soprattutto quelli di piccola entità.

Se ne è parlato nella serata di ieri (lunedì 24 marzo), in sala Consiglio, a seguito della presentazione da parte delle forze di maggioranza – tranne Centro per Cuneo – di un ordine del giorno specifico sul tema. 

I tagli previsti sul territorio nazionale superano i sette miliardi, con pesanti conseguenze dirette sui bilanci degli enti locali, specie quelli piccoli e già in difficoltà finanziaria – ha detto il consigliere Mario Di Vico (Cuneo Civica) -. Scaricare i costi della manovra statale sui Comuni significa farlo sui cittadini, che vedranno direttamente ridotta la propria qualità della vita. Serve che, al contrario, si inauguri una nuova stagione di investimenti”.

Tutti d’accordo i consiglieri intervenuti, tra cui Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni). Claudia Carli (PD) ha sottolineato come quella alla spending review sia, da parte loro, una battaglia di lungo corso: “Sono tagli devastanti, che ci fanno alzare le orecchie e pensiamo dovrebbe farlo anche con il governo regionale, che invece si trincera dietro un silenzio assordante. Si parla di 80 milioni di euro in meno in Piemonte nei prossimi cinque anni, che la Regione non dica niente è un problema. Si colpiscono le risorse necessarie a garantire servizi ai cittadini, serve lanciare un grido d’allarme; quando verranno a mancare i servizi fondamentali per noi e i nostri figli ce ne renderemo conto”.

Serena Garelli (Centro per Cuneo) ha sottolineato come il gruppo consigliare non fosse finito tra i firmatari per pure ragioni di tempo e non per mancato sostegno alle richieste riportate: “La questione tocca il futuro dei piccoli comuni italiani. La legge di Bilancio sta mettendo a serio rischio la loro capacità di compiere gli investimenti necessari per la manutenzione delle infrastrutture e la sicurezza dei servizi pubblici”.

L’ordine del giorno è stato approvato con 33 voti favorevoli e quattro contrari.

Simone Giraudi

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