Meno di un mese fa concludevo il mio Farinél con queste parole: L’Alba Calcio, società nata sulle ceneri del Corneliano Roero, dopo aver ottenuto il trionfo in Coppa Italia Piemonte ha tirato i remi in barca e ha salutato, con ogni probabilità, i play off. In prima categoria l’Area Calcio dopo un bel campionato chiuderà appena fuori dalla zona play off. Tre società che tra loro non parlano, o parlano poco, in un fazzoletto di km quadrati. Ognuna con i suoi sponsor e i suoi sostenitori che, se sostengono una non sostengono l’altra, come se si sposasse una coalizione o una filosofia e non una società di calcio. Ha senso continuare con queste divisioni? La risposta che arriva forte e chiara da Bra è no. Speriamo che nell’uovo di Pasqua chi di dovere possa capire che è tempo di superare le divisioni e le spaccature per costruire una società forte che rappresenti la città di Alba.
Parole che non erano passate inosservate perché nei giorni successivi avevo ricevuto diverse chiamate, la maggior parte di esse di complimenti, ma anche da parte di persone che da tempo stavano lavorando alla soluzione auspicata. La notizia è arrivata, infine, mercoledì 14 maggio, con un comunicato che annunciava l’acquisizione dell’Albese da parte del neopresidente dell’Alba Calcio Maxim Pioggia che aveva preso le redini di quello che fu il glorioso CornelianoRoero dallo storico presidente Gianni De Bellis.
Allegata la foto della stretta di mano tra Pioggia e l’ormai ex patron biancazzurro Gennaro Castronuovo con chiari fin da subito i propositi: progetto prevede che la nuova società assuma il titolo sportivo dell’Alba Calcio, mantenendo quindi la categoria, ma adotti il nome, i colori sociali, le divise e la storia dell’Albese Calcio, club con 108 anni di tradizione, un passato importante tra Serie C e Serie D e attualmente militante in Promozione.
“Con questa unione vogliamo dare vita a una grande realtà calcistica che porti lustro alla città di Alba – ha dichiarato Pioggia –. L’obiettivo è chiaro: costruire un gruppo forte, ambizioso e radicato nel territorio, capace di unire tradizione e futuro. Alba merita una squadra all’altezza del suo nome, e faremo di tutto per renderla protagonista”.
Il giorno successivo Pioggia è stato ospite del mio programma quotidiano su Radio Alba, il Marcellopress dove ha sottolineato la volontà di creare un unico settore giovanile per mettere insieme la miglior gioventù delle due precedenti società, per finire con l’ormai stucchevole guerra delle giovanili con ragazzi strappati tra una società e l’altra.
La città di Alba si prepara dunque a vivere una nuova stagione sportiva all’insegna dell’unità e di per sé è una grande notizia, senza fazioni e senza dividere la città in due. Nei prossimi giorni verranno ufficializzati il nuovo nome e l’identità completa del club unificato che speriamo possa essere Albese Calcio 1917 per portare avanti una storia di 108 anni che meritava molto più che un campionato di metà classifica in Promozione. L’obiettivo di Pioggia è chiaro fin da subito: “Puntiamo alla serie D”, con la consapevolezza che uniti si può, come auspicato dal nostro Farinél poco meno di un mese fa.