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Attualità | 23 maggio 2025, 20:05

Uno scrigno di fede, arte e bellezza: svelati i primi restauri di via delle Cappelle tra Mondovì Piazza e Vicoforte [FOTO]

Questa sera il vescovo della Diocesi di Mondovì, Monsignor Egidio Miragoli, ha presentato i risultati del risanamento conservativo di tre delle cinque cappelle che compongono il percorso: "Simbolicamente le restituiamo ai legittimi proprietari e al territorio, nella speranza che vengano conservate nella loro bellezza e custodite nel tempo"

Un intervento di restauro ma soprattutto di restituzione alla comunità quello che è stato presentato questa sera, venerdì 23 maggio, e che riguarda tre delle cinque cappelle che compongono la via del Rosario che collega Mondovì Piazza a Vicoforte. 
Grazie a Fondazione CRC e ai fondi del PNRR Cultura la Diocesi di Mondovì ha candidato il restauro dei tre beni architettonici e culturali per poterli risanare e renderli nuovamente fruibili con un intervento di circa 450mila euro.

"Siamo quasi al termine del mese di maggio, il mese per eccellenza dedicato alla Madonna, onorata con la recita del Rosario - ha detto il vescovo della Diocesi di Mondovì, Monsignor Egidio Miragoli in occasione dell'inaugurazione -. E domani, in particolare, è la festa dell’Ausiliatrice. Ci è parso significativo inaugurare i restauri delle tre cappelle in questa circostanza, alla vigilia dell’annuale pellegrinaggio della Città di Mondovì al santuario. Non possiamo infatti dimenticare che è stata la devozione alla Madonna a ispirare il progetto seicentesco della Via delle Cappelle. Ed è lo stesso sentimento che ha animato in primis anche l’attuale restauro".

"Era il 29 maggio 2022 - ha aggiunto Monsignor Miragoli -, giorno del pellegrinaggio annuale dell’Ascensione, il giorno in cui feci il primo cenno a questo desiderio. Dopo aver ricordato il progetto originario delle 14 cappelle nelle quali fossero rappresentati i misteri del Rosario (servendo il Santuario come quindicesimo) progetto avviato nel primi anni del 1600, e la realizzazione di sole cinque cappelle, così commentavo: 'ovviamente, di questi tempi, non è il caso di pensare a riprendere e completare il progetto. É triste constatarlo, ma non ne abbiamo né il coraggio, né i mezzi, né l’idealità. Sarebbe già meritorio riuscire a recuperare questo patrimonio di fede e di arte, e a non lasciarlo perire definitivamente. È quello che ci siamo proposti e che speriamo di realizzare presto'.  La necessità dei lavori era evidente, e personalmente, mi si stringeva il cuore ogni volta che, passando, constatavo il progressivo deterioramento. Sinceramente mi meravigliavo, anche che nessuno sollevasse la questione, ovvero non ne comprendesse l’importanza".

"A distanza di tre anni - ha concluso il vescovo - è bello poter dire: abbiamo iniziato e in parte ci siamo riusciti. Come per ogni cosa è impossibile avere la convergenza di tutti o di molti. Oggi è bello poter dire che qualcuno ci ha creduto. Ci ha creduto la Diocesi, che ha preso l’iniziativa e ci ha creduto la Fondazione CRC nella persona dell’allora Presidente Ezio Raviola e dei suoi collaboratori. Infine è stato provvidenziale l’aiuto della Regione, attraverso il PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza). La Soprintendenza, tramite i suoi funzionari, ha appoggiato l’impresa. Senza questa convergenza di intenti il restauro non si sarebbe potuto attuare".

L'intervento ha interessato la cappella dell'Annunciazione (proprietà della parrocchia di San Donato), la cappella della Flagellazione di Gesù (Santuario Basilica della Navtività di Maria Santissima) e quella del Viaggio al Calvario (parrocchia dei Santi Pietro e Paolo). 

Per le due rimanenti e per i piloncini è già è stato predisposto il progetto di restauro e i lavori potrebbero partire entro l'estate. 

 "Anche per questa seconda parte dei lavori, è stato trovato il cofinanziamento - ha aggiungo il vescovo -. Sponsor dei prossimi restauri è la “Fondazione Compagnia di San Paolo”, che si è impegnata a finanziare il recupero delle cappelle numero due e tre, e la cappella di san Benedetto dentro il Santuario. Questa sera, simbolicamente, restituiamo ai legittimi proprietari (Cattedrale, Santuario e parrocchia di Vicoforte) e al territorio, le tre cappelle restaurate, nella speranza che vengano conservate nella loro bellezza e custodite nel tempo. È auspicabile, ma io non ne potrò essere testimone sui lunghi tempi, che esse non cadano più nel deterioramento cui abbiamo assistito. Ho esordito facendo riferimento all’aspetto devozionale che caratterizza questo percorso; è la devozione alla Madonna di chi ci ha preceduto che ha ispirato il tutto. Ma non possiamo ignorare l’aspetto artistico delle cappelle, che valorizza il territorio, un patrimonio che abbiamo ricevuto e che può essere custodito e trasmesso solo in un lavoro di sinergia che, mi auguro, possa trovare fattiva condivisione. Grazie a chi ha reso possibile tutto questo: la Fondazione CRC qui rappresentata dalla vice presidente Elena Merlatti, l'allora presidente Ezio Raviola, la Regione Piemonte qui rappresentata dal Vice Presidente del Consiglio Regionale Francesco Graglia, la Soprintendenza qui rappresentata dall'Arch. Nappo e l'architetto Laura Barello, per il progetto e la direzione lavori".

Un restauro conservativo importante che ha dato modo anche di intervenire per l'abbattimento delle barriere architettoniche. Un patrimonio prezioso, come ha evidenziato Donatella Donà, che fa di via della cappelle una sorta di Sacro Monte. 

"Il percorso nel quale sono inserite le cappelle - ha spiegato l'architetto Laura Barello -  è fruibile, in un dialogo tra arte e natura, in tutti i periodi dell'anno ed in ogni ora del giorno e percorribile in meno di un'ora di passeggiata. Lo scopo dell'intervento di restauro e risanamento conservativo e di manutenzione straordinaria comune a tutti i progetti è stato quello di mantenere la composizione stilistica delle facciate nella loro condizione, eliminando le cause e le condizioni di degrado dovuti all'umidità di risalita, ma anche dalle infiltrazioni di acqua che causavano danni alle decorazioni e agli affreschi interni. Particolare importanza è stata data alla lettura delle caratteristiche materiche e del degrado presente, effettuato grazie ad indagini preliminari mediante l'esecuzione di saggi stratigrafici. L'unione delle informazioni ottenute ha permesso di calibrare gli interventi, nella finalità di rimuovere tutte le cause del degrado e valorizzare le caratteristiche storiche del manufatto. L'intervento che si è proposto è stato finalizzato al mantenimento di tutti gli elementi caratteristici delle facciate, mediante caute operazioni di riordino che possono consentire la lettura delle varie fasi costruttive e di restauro che si sono succedute nel tempo Considerato che in tutte le cappelle è ammirabile l'interno è stato effettuato un intervento di tutti i dipinti presenti.

Contestualmente alle opere previste sul manufatto si è posta l'attenzione al sito circostante ed alla sua fruibilità, mediante la realizzazione di camminamenti e rampe atti ad abbattere le barriere architettoniche e rendere il sito facilmente raggiungibile. A completamento dell'opera si è provveduto all'illuminazione del sito e delle cappelle mediante luci a basso consumo energetico con un duplice obiettivo: illuminare i camminamenti e mettere in evidenza gli elementi architettonici salienti, con un effetto scenografico degli esterni, l'illuminazione degli elementi dei pronai e internamente si è prevista una luce direzionata sugli affreschi interni e sulle cupole sempre all'esterno è stato eseguito un intervento di pulitura del sito e il restauro degli elementi in ferro, e l'inserimento di panche realizzate in un unico blocco in pietra di Vico, materiale che ritroviamo anche nelle pavimentazioni esterne e interne.

Un cenno particolare va alla Cappella della Flagellazione che negli ultimi anni si presentava in condizioni preoccupanti, ma grazie al buon senso ed alla sensibilità della Ditta Briatore, è stato possibile consolidare la scalinata e ripristinare il basamento con pochi interventi conservativi. Questo percorso è stato un bel lavoro di squadra e desideriamo ringraziare in modo particolare gli uffici di soprintendenza nelle persone del Soprintendente arch Lisa Accurti dell'architetto Nappo e dottor Caldera e la Ditta Briatore costruzioni e i suoi collaboratori, la ditta Chiara Restauri ed i suoi collaboratori, la ditta SIMEL (di Vicoforte) per gli impianti di illuminazione". 

LE CAPPELLE AVRANNO UN QR CODE

All'esterno delle cappelle, a breve, sarà posizionato un pannello fisso con un QR CODE che rimanda a un sito internet con una sezione dedicata al percorso e alle singole cappelle, in cui si potranno attingere informazioni storiche e immagini.

LA CAPPELLA DELL'ANNUNCIAZIONE

Fa parte di un progetto che inizialmente prevedeva la realizzazione di 14 cappelle delle quali, solo cinque vennero poi realizzate, con il vescovo Giovanni Tommaso Ghilardi. Quella dell'Annunciazione, 800esca, è su progetto dell'architetto Giovanni Battista Schellino, noto soprattutto per l'ingresso del cimitero di Dogliani. L’interno, invece, ospita affreschi di Andrea Vinai, pittore e ritrattista che qui realizzò: la scena dell'Annunciazione, la presentazione di Maria al tempio, lo sposalizio della Vergine e i profeti nella cupola della struttura. La cappella si presenta come monumentale, a pianta centrale e greca, grazie ai prolungamenti laterali. 

DOMENICA LE VISITE CON I VOLONTARI
Domenica 25 maggio, dalle 16 alle 18, le tre cappelle saranno visitabili grazie ai "Volontari per l'Arte". 

Arianna Pronestì

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