È stata inaugurata ieri, venerdì 23 maggio, in Santa Maria del Monastero a Manta la mostra ‘Storie-Scorie’, un evento artistico organizzato dal Comune di Manta in collaborazione con IdeArte e le tre artiste protagoniste: Serena Salomone, Donatella Ciravegna e Francesca Sofia Rosso.
Il curatore Bartolomeo Ferrero sottolinea come due parole chiave definiscano il senso della mostra: “storia” e “scoria”. La prima, intesa come scavo nella memoria e nella biografia artistica delle tre protagoniste; la seconda, come il ricordo residuale che resta nello spettatore dopo l’esperienza visiva.
“L'idea di partenza della mostra – spiega Ferrero – verte sul dialogo tra le opere delle tre artiste, apparentemente molto differenti tra loro e con lo spazio di Santa Maria del Monastero, avendo come denominatore comune la Storia: un luogo antico diventa testimone della storia artistica delle tre protagoniste, che porteranno ognuna lavori significativi ma differenti”.
Le opere esposte offrono un ricco panorama espressivo che va dalla pittura alla performance, attraversando differenti sensibilità artistiche.
Francesca Sofia Rosso lavora su superfici minime e residuali, come le pagine di un bloc-notes usato, su cui sedimenta esperienze e pensieri. Da questi supporti nascono piccoli quadretti, estratti come brani pittorici e collocati negli spazi consentiti della chiesa, in un gesto rispettoso dello spazio sacro, che riflette la delicatezza con cui l’artista affronta il proprio processo creativo.
Serena Salomone, invece, predilige superfici più grandi e “preparate”. Le sue opere, appoggiate alle pareti laterali della chiesa senza intaccarle, si distinguono per una ricca varietà espressiva: dal realismo iperdefinito all’assoluta astrazione, fino a mescolare entrambe le dimensioni. La sua ricerca visiva si esprime in una tensione costante tra forma e concetto, tra materia e illusione.
Donatella Ciravegna porta in mostra la sua cifra espressiva più distintiva: l’arte della performance. Attraverso composizioni oniriche e fiabesche, Ciravegna trasforma la materia del corpo e della scena in simbolo. Per “Storie-Scorie”, la performance ruota intorno alla figura di Biancaneve, reinterpretata con una chiave poetica e visionaria che stimola nuove letture del mito e del femminile.
“Storie-Scorie” si propone dunque come un’esperienza che invita alla riflessione sul tempo, la memoria e la trasformazione, all’interno di un luogo carico di storia come Santa Maria del Monastero, che diventa esso stesso parte integrante della narrazione artistica.
La mostra, a ingresso libero, sarà visitabile fino a domenica 15 giugno.