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Attualità | 13 dicembre 2025, 06:48

Export, in Granda si registra una flessione dell'1,4% per le vendite all'estero

Benché il dato cuneese sia meno confortante rispetto al 2024, lo è rispetto al 2019, ultimo anno pre-Covid. La crescita rispetto a sei anni fa è del 29,8%, dato che tiene conto della componente inflattiva

Export, in Granda si registra una flessione dell'1,4% per le vendite all'estero

Nel periodo gennaio-settembre 2025 l’export nazionale segna +3,6%; tale crescita rappresenta la sintesi di dinamiche territoriali differenziate: aumentano le vendite per il Centro (+14,3%) e, in misura più contenuta, per il Sud (+3,2%) e per il Nord-Ovest e il Nord-Est (+1,9% per entrambi) mentre si rileva un’ampia contrazione per le Isole (-7,3%).

Alla fine del III trimestre 2025 le vendite all’estero dei prodotti made in Cuneo hanno raggiunto gli 8.027 milioni di euro, registrando una flessione contenuta dell’1,4% rispetto allo stesso periodo del 2024.

Nei primi nove mesi dell’anno il valore delle importazioni di merci ha prodotto 4.589 milioni di euro, con un aumento del 12,7% rispetto ai primi nove mesi del 2024. Il saldo della bilancia commerciale si è portato a 3.438 milioni di euro, in diminuzione rispetto a quello registrato nell’analogo periodo dell’anno precedente che si attestava a 4.074 milioni di euro.

Cuneo si conferma al secondo posto in Piemonte, dopo Torino, per valore esportato, con il 17,5% delle vendite regionali fuori confine. La dinamica esibita nel periodo gennaio-settembre 2025 dalle esportazioni di merci cuneesi è meno positiva rispetto a quella evidenziata a livello nazionale (+3,6%) e regionale (+1,7%).

Benché il dato cuneese sia meno confortante rispetto al 2024, lo è rispetto al 2019, ultimo anno pre-Covid. La crescita rispetto a sei anni fa è del 29,8%, dato che tiene conto della componente inflattiva.

“Accogliamo con fiducia i dati diffusi da ISTAT per il terzo trimestre, che attenuano il calo dell'export provinciale rispetto al dato record dello scorso anno - dichiara il Presidente Luca Crosetto. La nostra economia ha dimostrato resilienza: pur con un forte calo dei nostri due partner principali, Francia e Germania, siamo riusciti a mantenere i volumi di export in  Europa. Le performance meno positive sui mercati Extra-UE ci danno un ulteriore impulso a concentrarci sui nuovi mercati"

Fonte: Elaborazione Camera di commercio di Cuneo su dati Istat

“La serie storica, sui dati dei primi nove mesi di ogni anno, evidenzia il trend di crescita delle esportazioni cuneesi negli ultimi sei anni, fatta eccezione per il 2020 condizionato dagli effetti della pandemia - prosegue il presidente Crosetto –. È soddisfacente rilevare che dal 2019 ad oggi il valore delle esportazioni cuneesi, compresa la componente inflattiva, sia aumentato del 29,8%”. 

Esportazioni della provincia di Cuneo per principali prodotti (dati in euro)

MERCE

Gennaio-settembre 2024

Gennaio-settembre 2025

Quota gennaio-settembre 2025

Variazione %

Prodotti dell'agricoltura, della silvicoltura

e della pesca

 

209.545.980

282.101.214

3,5%

34,6%

Prodotti dell’estrazione di minerali da cave e miniere

6.899.552

5.696.930

0,1%

-17,4%

Prodotti delle attività manifatturiere

7.902.875.501

7.692.768.250

95,8%

-2,7%

Prodotti alimentari, bevande e tabacco

3.051.882.396

3.272.116.384

40,8%

7,2%

Mezzi di trasporto

1.399.680.603

1.256.012.556

15,6%

-10,3%

Macchinari e apparecchi n.c.a.

1.092.809.292

988.255.224

12,3%

-9,6%

Articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi

1.109.868.819

900.272.752

11,2%

-18,9%

Chimica e farmaceutica

332.381.741

349.214.516

4,4%

5,1%

Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti

272.706.149

315.825.611

3,9%

15,8%

Legno e prodotti in legno; carta e stampa

230.015.939

230.656.346

2,9%

0,3%

Apparecchi elettrici, elettronici e ottici

204.760.227

189.269.235

2,4%

-7,6%

Tessile, abbigliamento, pelli e accessori

148.950.428

130.081.053

1,6%

-12,7%

Altri prodotti delle attività manifatturiere

59.819.907

61.064.573

0,8%

2,1%

Prodotti delle altre Attività

59.819.907

61.064.573

0,6%

2,1%

Totale

8.145.162.826

8.027.390.581

100,0%

-1,4%

Fonte: elaborazione CCIAA di Cuneo su dati Istat

La flessione registrata dalle esportazioni cuneesi nel periodo gennaio-settembre 2025 è stata il risultato di andamenti più o meno omogenei nei vari settori di specializzazione.

Il comparto manifatturiero, che rappresenta il 95,8% dell’export cuneese, registra una flessione del 2,7% accompagnato da quello di un settore, quantitativamente poco rilevante, quale i prodotti dell’estrazione mineraria (-17,4%); aumentano invece in modo sensibile le esportazioni del comparto agricolo (+34,6%).

Analizzando nel dettaglio la manifattura cuneese emerge come la filiera dell’industria alimentare, che pesa per il 40,8% e fa segnare un +7,2%, continua a esserne il settore trainante sebbene in questi nove mesi la performance migliore sia stata registrata dai metalli di base e prodotti in metallo (+15,8%), seguito da chimica e farmaceutica (+5,1%) e legno e prodotti in legno (+0,3%). Flessioni significative vengono riportate dagli altri comparti: articoli in gomma e materie plastiche (-18,9%), prodotti tessili (-12,7%), mezzi di trasporto (-10,3%), macchinari e apparecchi n.c.a. (-9,6%) e apparecchi elettrici, elettronici e ottici (-7,6%).

Esportazioni della provincia di Cuneo per principali Paesi (dati in euro)

PAESI

Gennaio-settembre 2024

Gennaio-settembre 2025

Quota

 gennaio-settembre 2025

 

Variazione %

Francia

1.480.771.834

1.383.718.039

17,2%

-6,6%

Germania

1.148.236.334

1.084.258.225

13,5%

-5,6%

Spagna

516.149.051

531.002.251

6,6%

2,9%

Polonia

418.154.597

514.180.692

6,4%

23,0%

Belgio

212.247.318

236.250.281

2,9%

11,3%

Paesi Bassi

167.298.210

173.301.530

2,2%

3,6%

Romania

138.984.042

154.386.819

1,9%

11,1%

Cechia

128.270.504

134.012.729

1,7%

4,5%

Austria

111.354.914

113.164.625

1,4%

1,6%

Grecia

100.011.827

107.022.697

1,3%

7,0%

Altri Paesi Ue-27

630.473.425

622.475.417

7,8%

-1,3%

Ue-27 (post Brexit)

5.051.952.056

5.053.773.305

63,0%

0,03%

Stati Uniti

557.747.844

555.126.062

6,9%

-0,5%

Regno Unito (*)

432.617.353

376.240.340

4,7%

-13,0%

Svizzera

138.562.493

154.674.887

1,9%

11,6%

Canada

181.328.732

147.100.117

1,8%

-18,9%

Cina

150.238.729

138.351.974

1,7%

-7,9%

Turchia

127.623.362

118.439.899

1,5%

-7,2%

Messico

117.508.949

92.526.717

1,2%

-21,3%

Arabia Saudita

88.216.524

88.916.802

1,1%

0,8%

Israele

61.100.055

69.566.450

0,9%

13,9%

India

69.524.241

68.630.911

0,9%

-1,3%

Altri Paesi extra Ue-27

1.168.742.488

1.164.043.117

14,5%

-0,4%

Extra Ue-27 (post Brexit)

3.093.210.770

2.973.617.276

37,0%

-3,87%

Mondo

8.145.162.826

8.027.390.581

100,0%

-1,45%

Fonte: Elaborazione Camera di commercio di Cuneo su dati Istat

(*) L’Accordo di recesso del Regno Unito dalla UE è entrato in vigore il 1° febbraio 2020.

A partire da tale data, il Regno Unito è diventato uno Stato terzo. Le serie storiche per le due nuove aree Ue-27 ed extra Ue-27 sono state ricostruite per rendere coerenti i confronti temporali.

Il bacino dell’Ue-27 ha attratto il 63,0% delle esportazioni provinciali, contro il 37,0% dei mercati situati al di fuori dell’area comunitaria. Le vendite dirette verso i Paesi dell’Ue-27 sono stabili, mentre quelle verso i partner commerciali extra Ue-27 hanno segnato una flessione del 3,9%

I più importanti mercati dell'area Ue-27 si confermano essere quello francese e tedesco, con quote rispettivamente del 17,2% e del 13,5%, significative ma in forte calo rispetto al recente passato. La Francia fa segnare una flessione del 6,6% e la Germania del 5,6%. La Spagna, terzo mercato di riferimento a livello europeo e quarto a livello mondiale, segna un +2,9%. Contribuiscono a mantenere la stabilità dell’export della provincia di Cuneo nell’area UE-27 gli aumenti, molto soddisfacenti, delle esportazioni verso Polonia (+23%), Belgio (+11,3%) e Romania (11,1%). Crescono anche Grecia (7,0%), Repubblica Ceca (+4,5%), Paesi Bassi (+3,6%) e Austria (+1,6%).

Per il bacino extra Ue-27 l mercati di maggiore sbocco continuano a essere quello statunitense e inglese, con quote rispettivamente del 6,9% e del 4,7%, ma entrambi riportano flessioni. Il Regno Unito cala del 13% mentre le esportazioni verso gli Usa fanno registrare una riduzione dello 0,5%, dato migliore rispetto alle previsioni. La Svizzera, con una quota dell’1,9%, registra un aumento significativo dell’11,6% e Israele, con quota dello 0,9%, riporta un +13,9%. I cali più significativi vengono registrati da Messico (-21,3%) e Canada (-18,9%). Frenano anche le esportazioni verso Cina (-7,9%), Turchia (-7,2%) e India (-1,3%).

comunicato stampa

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