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Cronaca | 17 giugno 2025, 19:37

Inchiesta Mondo Acqua: la prossima udienza ad ottobre, ma il mese prima sarà tutto prescritto

A resistere ancora per l'estate è la gara di appalto per la sostituzione della rete distributiva nell’acquedotto del Comune di Mondovì, aggiudicato alla Tecnoedil Lavori nel 2018

Aula del tribunale di Cuneo

Aula del tribunale di Cuneo

Nuova udienza in tribunale a Cuneo che vede a processo gli ex vertici della Mondo Acqua Spa, cui la Procura contesta tre appalti verosimilmente irregolari assegnati tra il 2016 e il 2018. Ad essere stati ascoltati, i tre componenti della commissione (le cui posizione vennero archiviate) che aggiudicò l’appalto del 2018 a Tecnoedil.  

Nel corso dell’istruttoria, oltre al luogotenente della Finanza Gennaro Folino avevano testimoniato il presidente della società Piercarlo Pellegrino, architetto monregalese, l’impiegata amministrativa Valentina Eula e Mario Marsupino, titolare dell’azienda unipersonale che, prima dell’entrata della S.Info, si occupava della gestione della parte informatica di Mondo Acqua.

Dall’inchiesta era uscita, dopo aver patteggiato una pena di 10 mesi, l’ingegnere Chiara Mirto, le cui dichiarazioni avevano fatto puntare i fari della Procura su alcuni verbali contraffatti che la professionista redasse perché verosimilmente “spinta” da Ghiazza.

Dei tre filoni su cui era stata costruita l’inchiesta monregalese, dall’autunno scorso (il 20 settembre), ne era rimasto in piedi solo uno: tutti gli altri, infatti, sono stati prescritti. Ma dal 9 settembre prossimo, sull’inchiesta, calerà definitivamente il sipario. Tutto verrà prescritto e la prossima udienza non si celebrerà prima di ottobre.

I primi due filoni colpiti dalla prescrizione riguardavano il rapporto che Mondo Acqua avrebbe avuto con la società S.Info di Orbassano nel 2016, fornitrice di servizi infornatici. Stando a quanto emerso, sembrerebbe che su quel verbale fosse stata apposta la firma di un’impiegata - componente di commissione all’apertura delle buste - che però non avrebbe mai presenziato a quel bando. Come era emerso in aula, invece, sarebbe stata presente a quello per l’affidamento del servizio di lettura dei contatori alla società cooperativa Full Service 2000 (che ha già definito la sua posizione), anch’esso ritenuto irregolare dalla Procura, nel 2016. 

Quanto all’ultimo filone, destinato a cadere il prossimo settembre, qui rientra la gara di appalto per la sostituzione della rete distributiva nell’acquedotto del Comune di Mondovì, aggiudicato alla Tecnoedil Lavori nel 2018. Sull’appalto di quell’anno, nessun dubbio sulla validità della proposta ricevuta, hanno sostenuto tutti i testimoni. A ricordarlo per primo, è stato un geometra di Mondo Acqua (la cui posizione è stata archiviata): “L’offerta tecnica migliore era indubbiamente quella di Tecnoedil - ha detto in aula- perché era molto più particolareggiata”. Nessuna pressione da parte di Ghiazza, ha assicurato il testimone: l’aggiudicazione fu libera. 

A confermarlo, anche l’ex responsabile dell’area tecnica, oggi in pensione, che ha ricordato delle preoccupazioni in azienda per la realizzazione della viabilità in quell’arteria: “L’impresa ha poi lavorato anche di notte” aveva concluso. 

A prendere la parola per ultimo, è poi stato un ingegnere, ex genero di Ghiazza: “Ero stato contattato al telefono dall’ingegner Mirto - ha detto- e  poi ho ricevuto la nomina firmata dal presidente”. Nessun dubbio anche per l’ingegnere che la Tecnoedil avesse la migliore offerta tecnica rispetto alle altri società aspiranti: “A livello di commissione - ha sottolineato- erano stati assegnati punteggi molto più alti”. 
 

CharB.

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