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Politica | 17 giugno 2025, 14:44

Giulia Adriano, giovane sindaca di Magliano Alfieri, si racconta: "Un anno emozionante"

A tu per tu con la prima cittadina del paese roerino: “Non ci aspettavamo di farcela, anche se avevo intuito che le persone si fidavano di noi. C’è molta unità tra i sindaci della Sinistra Tanaro”

La sindaca Giulia Adriano

La sindaca Giulia Adriano

Giulia Adriano è stata eletta sindaca di Magliano Alfieri nelle elezioni comunali dello scorso anno con la lista “ViviAmo Magliano Alfieri”.

Nata nel 1992, ha frequentato la scuola primaria a Magliano Alfieri, anticipando i tempi: fu infatti sindaco del Consiglio Intercomunale Ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Govone. Diplomata al Liceo Artistico “Pinot Gallizio”, in cui ha sempre ricoperto il ruolo di rappresentante di classe, si è laureata alla scuola politecnica di Genova ed è insegnante di sostegno alla primaria “Michele Coppino” IC Centro Storico di Alba. 

Ad un anno dal suo insediamento come primo cittadino di Magliano Alfieri, qual è l’aggettivo con cui descriverebbe questa esperienza?

"Direi “emozionante”. Credo che sia quasi impossibile descrivere l’emozione che si prova nel rappresentare il paese che si ama da tutta la vita e sapere che altre persone hanno scelto proprio te per rappresentarle e per decidere cosa meglio fare per il bene comune, che in questo caso è Magliano Alfieri. Il tutto poi, a soli 32 anni. Davvero emozionante. Emozionante ma impegnativo. Quest’anno, sono comunque ritornata ad insegnare, seguendo il consiglio di un amico, con un orario ridotto, ma proprio per non perdere le mie passioni e la mia professionalità, e devo ringraziare il Dirigente Scolastico ed in modo particolare i miei colleghi per la pazienza che hanno avuto per i miei cambi orario improvvisi o gli impegni imprevisti. Perché purtroppo i contrattempi capitano quando ricopri questo ruolo e sei tu a doverti assumere determinate responsabilità, che poi ricadono su tutti i concittadini". 

Un anno fa, il dato sorprendente non fu soltanto la vittoria della sua lista, ma il fatto che fu un’affermazione netta. Lei vinse con il 60,91% dei consensi, 706 voti con i 453 raccolti della lista Innovazione Civica per Magliano Alfieri che presentava Piero Abellonio sindaco. Se lo aspettava? 

"Assolutamente no! O meglio, durante l’ultimo comizio elettorale svolto a Sant’Antonio (più comunemente detto Magliano Basso, luogo in cui da sempre vivo e quindi un po’ casa mia), mi ero resa conto che c’era veramente tantissima gente che voleva conoscerci e credeva in noi. Il nostro gruppo aveva presentato in modo semplice e genuino quello che volevamo fare, e lì avevo capito che stavamo facendo bene, che eravamo stati capiti e che forse avevamo speranza, che Magliano credesse davvero in noi. Ma era la prima volta che ci candidavamo, non sapevamo cosa volesse dire fare campagna elettorale, o meglio io sì, ma non avendone mai fatta una da candidato Sindaco, diciamo che era un vero e proprio salto nel vuoto. Se ripenso a quanto coraggio ho avuto, mi emoziono ancora di più, perché mi sono resa conto solo ad elezioni terminate di quanto coraggio ho dovuto tirar fuori per fare tutto quello che ho fatto; e ammetto che non è stata una campagna elettorale semplice. Però sono contenta del rispetto ricevuto dall’altro candidato Piero Abellonio, il quale è stato il primo a dirmi che ammirava il mio coraggio, perché molto probabilmente lui stesso alla mia età non l’avrebbe mai fatto. Ho apprezzato molto il suo commento". 

Lei aveva avuto delle esperienze precedenti nel contesto civico o nella politica?

"Da sempre ne sento parlare e vivo il contesto civico/politico nella mia famiglia. Sono stata consigliere di maggioranza nel consiglio comunale precedente, nel mandato con Giacomina Pellerino sindaca. È stata una bella esperienza che mi ha fatto capire di poter cominciare a fare i primi passi in questo “mondo”." 

Quali sono le maggiori difficoltà che un neo sindaco trova all’inizio del percorso amministrativo?

"Le difficoltà sono molte, di sicuro il confronto con la macchina pubblica non è semplice, i tempi da rispettare e la differenza tra pubblico e privato è tanta. Devo dire che sia io, che il nostro vicesindaco Stefano Molino, e il nostro assessore Davide Marengo, ogni tanto facciamo fatica a capire i tempi e la burocrazia che ci vuole per fare qualsiasi cosa ci venga in mente per il nostro Comune. Ma stiamo imparando, non abituandoci, ma imparando! Poi diciamo che è stato un inizio in salita. Appena due giorni dopo il nostro insediamento è avvenuto il fallimento della mensa scolastica (GMI) e dopo qualche mese ci sono stati i famosi problemi con EGEA. Ecco, diciamo che abbiamo subito dovuto rimboccarci le maniche". 

Il mondo dell’associazionismo è un aiuto/supporto alla pubblica amministrazione?

"Assolutamente sì! Innanzitutto, come dico sempre, l’associazionismo è il cuore pulsante di qualsiasi Comune. Senza associazioni saremmo persi proprio perché loro sono il cuore pulsante delle municipalità. Purtroppo i Comuni hanno risorse, ma hanno poche capacità per intervenire su qualsiasi fronte, e grazie alle associazioni riusciamo ad avere una presenza costante su tutte le necessità che un comune di medie/piccole dimensioni può avere, sia per quanto riguarda la sicurezza, la manutenzione ordinaria, la promozione turistica, culturale, gastronomica". 

Da 1 a 10 quanto è impegnativo il “mestiere” di sindaco?

"Undici! È veramente impegnativo e sinceramente non mi aspettavo un lavoro così costante. Lo immaginavo … ma dal dire al fare … la differenza è tanta. Devo ammettere che ho il piacere di lavorare con degli ottimi dipendenti comunali, e questa è una grande fortuna. Alcuni li conoscevo già, altri sto imparando a conoscerli. Sono tutte persone molto competenti, che hanno voglia di supportarci e di sostenere la volontà della nostra amministrazione nell’interesse di tutti i maglianesi". 

Ha avuto degli aiuti e del supporto dai sindaci “vicini” del Roero?

"Assolutamente sì, ed è veramente magnifico il rapporto e l’unione che si è creato da subito con tutti i Sindaci del Roero. Dirò una cosa mai detta. Nei miei cinque anni da consigliere comunale, ho sempre osservato il lavoro fatto dal sindaco di Guarene Simone Manzone, anche perché è il sindaco del territorio con l’età più vicina alla mia. Quindi ho cercato di seguire un po' le sue orme. Lo ringrazio perché da subito ha messo a disposizione le sue conoscenze per aiutarmi a crescere, per lavorare per il bene della comunità. Lo stesso è avvenuto con i sindaci limitrofi, che cito perché sono quelli che tedio più sovente, e li ringrazio per la loro pazienza: il sindaco di Priocca Enrica Ponte, Giulio Cortese sindaco di Castagnito, Giampiero Novara sindaco di Govone, Enrico Marsaglia sindaco di Castellinaldo, oltre al sindaco di Corneliano Sandra Balbo, che conosco da sempre e quindi sono meno “genata” nel chiederle consiglio. Credo sia fondamentale la collaborazione tra sindaci di paesi come i nostri, perché quello che può capitare nel mio, può capitare nel Comune accanto, e confrontarsi, affrontare le quotidianità collaborando, può aiutare sia chi ricopre questo ruolo, sia i nostri concittadini.

 Inoltre mi ha riempito di orgoglio la nomina ricevuta, a pochi mesi dall’insediamento, come rappresentante del Roero, nel CDA del Consorzio Socio Assistenziale Alba Langhe e Roero. Sapere che il presidente dell’Associazione dei Sindaci del Roero e sindaco di Canale Enrico Faccenda, aveva pensato proprio a me per questo ruolo mi ha davvero riempita di orgoglio. Il bello di questa associazione è che tutti abbiamo un unico obiettivo ed è quello di far del bene e del bello per il nostro territorio. Per questo mi trovo molto bene e mi sento appoggiata da tutti i sindaci del Roero, perché il nostro è un obiettivo unico e comune: quello di far conoscere il nostro bel Roero, che di bello ha tanto da offrire, oltre ad avere dei bei Sindaci! Inoltre ha anche un numero considerevole di sindaci donna: oltre a Enrica Ponte e Sandra Balbo, ci sono il sindaco di Santa Vittoria Adriana Dellavalle, il sindaco di Santo Stefano Roero Giuseppina Facco (la quale viene tediata da alcuni miei messaggi vocali di qualche minuto e nonostante ciò vengono prontamente risposti), e i sindaci di Montaldo Roero Claudia Rosso e Ceresole d’Alba Chiara Masia. Un bel numero! Sicuramente il mio carattere solare mi aiuta in tutto questo, ma devo davvero ringraziare lo spirito che ogni sindaco del territorio roerino ha, perché mi stanno aiutando tutti in questa avventura impegnativa, e spero di conseguenza di poter essere utile a loro". 

A un anno di distanza rifarebbe la scelta di candidarsi?

"Assolutamente sì! E soprattutto risceglierei il mio gruppo, la mia giunta e il nostro Segretario Comunale, la dott.ssa Paola Fracchia, della quale mi fido ciecamente e ringrazio per il lavoro che fa. Sono orgogliosa del mio gruppo, dico mio perché ho scelto singolarmente ogni persona e ne sono contenta. Sono orgogliosa del lavoro che stanno facendo il vicesindaco Stefano Molino e l’assessore Davide Marengo. Per me sono come due fratelli che non ho mai avuto, e del loro lavoro sono davvero contenta, nonostante fossi a conoscenza che nessuno di loro avesse esperienza di amministrazione pubblica. Ma quando di base c’è voglia di fare, genuinità e passione per il proprio paese le cose vengono da sé". 

Un obiettivo che si è posta nel medio e uno nel lungo periodo

"Nel medio periodo, sicuramente, l’inaugurazione dell’asilo nido, i cui lavori sono in corso grazie al bando ministeriale del PNRR a cui abbiamo partecipato e da cui abbiamo ottenuto un finanziamento di 570mila euro. Il termine lavori è previsto per giugno 2026. Ci auguriamo a settembre 2026 di poterlo inaugurare.

Nel lungo periodo, il mio grande sogno è quello di diventare Bandiera Arancione, nonché essere candidati per i Borghi più Belli d’Italia. Secondo me Magliano Alfieri lo merita. Mi auguro anche di essere ricordata per il più giovane sindaco del Roero donna, ma soprattutto per la mia solarità e semplicità che a specchio porto nel ruolo che ricopro. Mi auguro inoltre di essere un esempio per tutti i giovani, per deformazione professionale, auguro che la mia strada venga proseguita da altri giovani che si appassionino del nostro bel paese e perché no, anche alla politica. La politica non è per i vecchi, ma per chi ha passione. Ringrazio anche per avermi dato la possibilità di ricevere questa intervista spero davvero di poter fare del bene in questi anni".

Silvano Bertaina

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