Si è concluso il ciclo di addestramento congiunto tra i Peacekeepers italiani e le Forze Armate Libanesi (LAF), organizzato dalla Task Force ITALBATT - su base 2° Reggimento Alpini - nel mese di settembre. L’iniziativa, parte integrante della missione UNIFIL, ha consolidato la cooperazione e consentito di migliorare le capacità di intervento nel Settore Ovest del Sud del Libano.
L’attività si è articolata in due fasi principali. La prima, svolta presso il Centro di addestramento “Chawakeer”, ha riguardato il riconoscimento e la gestione di mine, ordigni inesplosi (UXO) e ordigni esplosivi improvvisati (IED). Per garantire la sicurezza e l’efficacia dell’esercitazione, è stato impiegato l’Advanced Combat Engineer Reconnaissance Team (ACRT) del 32° Reggimento Genio Guastatori, specializzato in bonifica e messa in sicurezza delle aree a rischio.
La seconda fase ha visto il coinvolgimento del Reggimento Logistico “Taurinese” e si è concentrata sulla manutenzione dei veicoli tattici. I militari libanesi e italiani hanno approfondito la gestione delle attrezzature e le procedure di sicurezza, con l’obiettivo di mantenere elevata l’efficienza operativa dei mezzi impiegati sul campo.
L’addestramento è stato un’occasione di scambio di esperienze e conoscenze, ha potenziato le competenze individuali, contribuendo indirettamente alla stabilità del Sud del Libano, dove la Brigata Alpina “Taurinense”, con il 2° Reggimento Alpini, componenti del Nizza Cavalleria (1°), del Reggimento Logistico Taurinense, del 32° Reggimento Genio Guastatori e altri assetti specialistici dell’Esercito è attiva dal mese di agosto nell’ambito dell’Operazione Leonte XXXVIII.













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