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Copertina | 09 novembre 2025, 00:00

Un gruppo solido con radici cuneesi: 60 anni di cementeria a Robilante

Non solo estrazione e produzione, ma ricerca, innovazione e recupero energetico. Nel mondo con 45 stabilimenti e la sicurezza al primo posto

Un gruppo solido con radici cuneesi: 60 anni di cementeria a Robilante

(L’ingegnere Enrico Buzzi e il direttore, ingegnere Marco Duranda, al taglio della torta dei 60 anni)

La cementeria Buzzi Unicem di Robilante è in attività dagli anni ’60 del secolo scorso e ha contraddistinto in qualche modo il boom economico dell’epoca, trasformandosi via via negli anni con l’evoluzione dei processi industriali e delle lavorazioni di estrazione e produzione. Il compleanno dei 60 anni di presenza nel territorio è un momento storico significativo per uno dei complessi produttivi del settore più importanti della provincia di Cuneo.

(1962: inaugurazione del cantiere)

LE RADICI CUNEESI

Nel 1962 ci fu la posa della prima pietra nel cantiere della cementeria, sulle rive del torrente Vermenagna. Tre anni dopo, il 24 febbraio 1965 il forno entra in marcia e nasce così la Presa Cementi. La produzione corrisponde ad una capacità di 600 tonnellate al giorno. La fabbrica viene costruita privilegiando la massima sicurezza di esercizio degli addetti, ponendo particolare cura a ridurre il numero dei motori e delle parti in movimento, evitando ogni doppio sollevamento di materiali. Vengono resi brevi e comodi i percorsi del personale addetto alla sorveglianza delle macchine e si rendono accessibili quasi tutti i gruppi meccanici ed elettrici con carrelli elevatori, carroponti e paranchi, per facilitare le operazioni di manutenzione.

(L’impianto di frantumazione nel camerone della nuova galleria in cava a Roaschia

IL TUNNEL

Il secondo forno, con una capacità produttiva di 2.200 tonnellate al giorno, entra in funzione nel 1970, mentre nel 1976 viene avviato il terzo più grande e più efficiente, con una capacità di 3.200 tonnellate al giorno. Nello stesso anno la cava di calcare di Roaschia, nella bassa valle Gesso, viene collegata alla cementeria tramite un nastro trasportatore, attraverso un tunnel lungo circa 6 km, all’epoca il tunnel industriale più lungo d’Europa. La frantumazione diventa un’attività che segue l’estrazione e si svolge nella cava per permettere il trasporto della pietra di calcare già ridotta di pezzatura. Si eliminano così i trasporti con autocarri dalla cava alla cementeria.

(Il forno della linea 3)

IL RECUPERO ENERGETICO

Nel 2003, in collaborazione con gli enti locali della provincia, viene realizzato un progetto per il recupero energetico dei rifiuti indifferenziati (co-incenerimento), l’allora CDR (combustibile da rifiuti), oggi detto CSS, combustibile solido secondario. Usare il CSS nel forno da cemento è un esempio virtuoso di economia circolare, che permette di trasformare in risorsa un bene altrimenti destinato alla discarica; questo combustibile contribuisce a ridurre le emissioni di CO2: ha infatti un fattore emissivo di oltre il 60% più basso rispetto al petcoke. Energia elettrica, acqua, olio combustibile o diatermico e aria compressa vengono distribuiti in tutti i reparti attraverso una rete di gallerie in cui tubazioni e cavi divisi per funzione sono facilmente ispezionabili e riparabili. Oggi il cementificio occupa un'area di circa 250.000 m², per rendere l’idea sono come quasi 40 campi da calcio!

(I fratelli Enrico e Sandro Buzzi al taglio della torta per i festeggiamenti dei 100 anni)

BUZZI, UNA STORIA INIZIATA NEL 1907

Buzzi è un gruppo multi-regionale internazionale, focalizzato su cemento e calcestruzzo preconfezionato. Il gruppo è presente in 14 paesi dove opera con 32 cementerie. Pietro ed Antonio Buzzi fondano nel 1907 la Fratelli Buzzi Cementi, con stabilimento di produzione a Trino Vercellese e qualche anno dopo, nel 1923, sorgerà a Casale Monferrato, in provincia di Alessandria, un secondo impianto con due forni verticali automatici e un forno a tino per la calce in zolle. Superati gli anni di guerra vengono effettuati dei miglioramenti tecnici alle due cementerie ma, per la sua particolare ubicazione nel centro cittadino, la cementeria di Casale interrompe definitivamente la propria attività nel 1964.

(In caso di urgenza, la cementeria ha la pista di atterraggio per gli elicotteri)

LA TERZA GENERAZIONE E L’ESPANSIONE ALL’ESTERO

Nel 1965, con l’intervento della terza generazione di famiglia, inizia l’attività della Presa, la cementeria di Robilante. Lo stabilimento sorge su progetto dell’ufficio tecnico della Fratelli Buzzi, con una linea produttiva da 300.000 tonnellate all’anno di cementi Portland. Nel 1979 inizia l'espansione del gruppo all'estero, con l'acquisizione in joint venture di Alamo Cement a San Antonio, Texas e successivamente con l’acquisizione in Messico di una quota di minoranza significativa in Corporación Moctezuma, storica impresa cementiera con stabilimento a Jiutepec (Cuernavaca).

(Gli uffici della sede legale a Casale Monferrato (AL))

CAMBIA LA DENOMINAZIONE E SI QUOTA IN BORSA

Nel 1999 Buzzi Cementi incorpora Unicem, assumendo la nuova denominazione Buzzi Unicem SpA, società quotata alla Borsa Italiana, che annovera 13 unità produttive in Italia, 5 stabilimenti negli Stati Uniti d’America e 1 in Messico. Nel 2001 Buzzi Unicem annuncia l’istituzione di un’alleanza con la famiglia Dyckerhoff, azionista di riferimento dell'omonima società cementiera tedesca: l'accordo prevede che Buzzi Unicem acquisisca inizialmente una partecipazione in Dyckerhoff AG per poi passare in maggioranza negli anni successivi. Grazie alla fusione tra le attività americane di Buzzi Unicem e quelle di Dyckerhoff, nasce Buzzi Unicem USA, che, includendo Alamo Cement, rappresenta il quarto produttore di cemento nel paese.

(L’ingresso per gli addetti ai lavori nella cementeria di Robilante)

Il 26 settembre 2022, presso la sede dell’Università del Piemonte Orientale di Vercelli, si inaugura Built. Questa nuova struttura, dedicata all’innovazione tecnologica, rappresenta il più alto stadio evolutivo dell’attività di Ricerca & Sviluppo aziendale, in collaborazione con il Wilhelm Dyckerhoff Institut di Wiesbaden (Germania) e i laboratori degli stabilimenti. L’espansione dell’azienda, oggi Buzzi SpA, continua nel 2024 con l’acquisizione di Cimento Nacional in Brasile e nel 2025 con l’acquisizione di quasi il 40% del capitale sociale di Gulf Cement Company, società presente con una cementeria negli Emirati Arabi Uniti (a Ras al-Khaima).

Non solo estrazione e produzione, ma ricerca, innovazione e recupero energetico. Nel mondo con 45 stabilimenti e la sicurezza al primo posto.

 

(La presidente del Gruppo, dottoressa Veronica Buzzi, con il direttore Marco Duranda durante i festeggiamenti dei 60 anni)

IL DIRETTORE

Dall’aprile 2022 il direttore dello stabilimento di Robilante è l’ingegnere Marco Duranda, laureato in ingegneria mineraria, specializzazione geotecnica e geomeccanica, entrato a far parte del gruppo Buzzi nel 1994. Dopo aver rivestito varie cariche in Italia e all’estero, dal novembre del 2022 è anche direttore dello stabilimento di Trino Vercellese.

(Mezzi al lavoro nella cava Gavota Noisa di scisti e argille)

Silvano Bertaina

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