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Attualità | 19 novembre 2025, 06:10

Vino italiano in difficoltà sui mercati esteri: ad agosto export a -1,9%. Crollo USA (-30%) nel primo mese di dazi

Il quadro Istat analizzato da WineNews certifica un’ulteriore frenata. Soffrono gli Stati Uniti, in calo anche Germania, Giappone e Russia. Per i territori del vino di Langa-Roero-Monferrato, segnali da monitorare con attenzione

Vino italiano in difficoltà sui mercati esteri: ad agosto export a -1,9%. Crollo USA (-30%) nel primo mese di dazi

Il rallentamento delle esportazioni continua a pesare sul settore vitivinicolo italiano. I dati Istat aggiornati ad agosto 2025 e analizzati da WineNews mostrano un nuovo arretramento: -1,9% in valore, pari a 5 miliardi di euro nei primi otto mesi dell’anno, peggiorando il -0,9% registrato a luglio. Scende anche il volume, a 1,37 miliardi di litri (-2,9%), nonostante un lieve recupero rispetto al mese precedente.

La difficoltà più evidente arriva dal mercato chiave per le nostre bottiglie: gli Stati Uniti. Nel primo mese di dazi al 15%, agosto segna un -30% rispetto al 2024, incidendo pesantemente sulla performance complessiva. Una frenata che riguarda inevitabilmente anche i vini piemontesi, storicamente forti oltreoceano e tra i più esposti nei segmenti premium.

Non va meglio in Germania, altro mercato tradizionale, e il quadro asiatico non offre grandi compensazioni. Il Giappone arretra del 5,4% (122,3 milioni di euro), mentre la Russia scende a 113 milioni con un crollo del 26,4%. In forte calo anche la Cina, che conferma un andamento negativo ormai strutturale: -26,6% per un valore che scende a 41,9 milioni di euro. Tengono Corea del Sud e Australia, mentre il Brasile cresce leggermente, restando comunque marginale.

Se luglio aveva fatto sperare in un parziale assestamento, agosto riporta il settore davanti a un’evidenza chiara: la flessione dei consumi è reale e diffusa. Il contesto internazionale pesa, ma a complicare il quadro concorre anche una vendemmia 2025 particolarmente generosa, che si innesta su livelli di scorte già elevati.

Per un territorio come quello di Langhe, Roero e Monferrato, in cui l’export rappresenta uno dei motori principali di sostenibilità economica delle aziende, i numeri richiedono attenzione. La fase appare delicata soprattutto per i vini di fascia medio-alta, tradizionalmente forti nei mercati oggi più in difficoltà.

redazione

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