Un successo da 160mila follower, un libro già diventato cult da leggere tutto d’un fiato. Stiamo parlando di “lo, te e il mare” firmato da Marzia Sicignano, in cui si racconta l’essenza del primo, vero amore in un tracciato autobiografico che si percepisce in ogni parola.
La protagonista è una diciottenne che ad una festa incontra un ragazzo con cui entra immediatamente in forte sintonia. Mentre al party tutti si divertono ascoltando musica, loro due, invece, si perdono ad ascoltare il rumore, o meglio la sinfonia delle onde del mare. Cullati dall’atmosfera incantata, si capiscono subito come se avessero sempre atteso quell’incontro.
Anastasia ha perso la madre quando era piccolissima ed è cresciuta con una sorta di vuoto che si è portata dentro, come un qualcosa che le mancava, una parte di se stessa che non conoscerà mai. Questa sensazione la accompagna fino all’incontro con quello che diventerà il suo primo amore. Infatti, quando alla festa conosce il ragazzo, le sembra che finalmente quel vuoto si sia riempito, quel sentirsi spezzata sia ormai una sensazione perduta.
L’autrice narra l’amore visto da due giovanissimi che non vogliono credere alle parole degli adulti, convinti che l’amore sia una faccenda troppo seria per poterlo vivere davvero a soli diciotto anni, che ciò che sentono l’uno per l’altra sia un sentimento passeggero. Entrambi trovano nell’altro qualcuno disposto ad ascoltare, a condividere paure ed insicurezze, ma anche il bello della vita, fatto di piccoli momenti, come quando si osserva il mare, come quando si sente il mare, il mare che è quasi un altro protagonista del romanzo.
Così il mare, in questa storia d’amore raccontata quasi freneticamente da prosa e poesia, diventa una metafora del sentimento tra i due innamorati. Il mare che appare calmo, ma in realtà non lo è mai, il mare che è bellissimo, ma può portarti al largo, il mare che a volte fa del male. Lo sanno bene i due ragazzi di “lo, te e il mare”, che imparano a loro spese che cos’è l’amore, l’amore che non è solo gioia e spensieratezza, ma è fatto anche di paure e insicurezze da parte di entrambi, con la possibilità di crescere e cambiare.
Eppure, nonostante il timore di quello che potrebbe accadere, nonostante la possibilità di soffrire, decidono di vivere l’amore fino in fondo, di non mettere barriere e di amare fino in fondo, anche con il rischio, inevitabile, di andare alla deriva, l’uno lontano dall’altra.
Pure loro un mare, un mare che distrugge tutto, ma che vale sempre la pena guardare, respirare, vivere, anche se fa male, fin che ce n’è.














