Il bilancio di previsione (discusso in Consiglio comunale venerdì 19 dicembre scorso, ndr) è un atto importante, perché consente di partire sin dall’inizio del prossimo anno con la possibilità di operare concretamente nell’interesse della comunità albese.
Il 2026 si annuncia come un anno di grande impegno per questa Amministrazione. Sarà l’anno in cui dovremo rendere concreti e trasformare in azioni i successi maturati in questa ultima parte del 2025, successi che hanno portato alla designazione di Alba come Capitale dell’arte contemporanea per il 2027 e al finanziamento della realizzazione del Parco dei Talenti, nell’area del Parco Tanaro, da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.
Si tratta di due azioni che, al di là del consistente contributo economico diretto — un milione di euro nel primo caso e cinquecentomila euro nel secondo — porteranno già a partire dal prossimo anno alla programmazione di eventi e di opere che incideranno sul futuro della nostra comunità.
Detto questo, ritengo importante soffermarmi su un tema meno rilevante dal punto di vista economico, ma estremamente significativo per la nostra comunità: quello delle somme investite nei servizi a domanda individuale.
Parliamo di servizi che svolgono un ruolo fondamentale nella vita delle cittadine e dei cittadini albesi, a supporto delle bambine e dei bambini, delle famiglie, della cultura e dello sport. Nella quasi totalità dei casi si tratta di servizi che hanno un costo superiore a quanto pagano coloro che ne usufruiscono ed è importante dirlo con chiarezza: questa differenza rappresenta una scelta precisa di sostegno alla vita della nostra città.
Il bilancio di previsione stabilisce le risorse necessarie al loro funzionamento e la percentuale di copertura delle spese per il prossimo anno. In ordine di grandezza delle risorse investite da questa Amministrazione, ricordo: le mense scolastiche, con 1.221.000 euro di entrate su 1.629.000 euro di spese e una copertura del 75%; il teatro, con 361.500 euro di entrate su 547.000 euro di spese e una copertura del 66%; gli asili nido, con 200.000 euro di entrate su 496.000 euro di spese e una copertura del 40%, a conferma del ruolo fondamentale di questo servizio nel sostegno alle famiglie e alla genitorialità; le mense, con una copertura quasi totale pari al 93,5%; i corsi di insegnamento extrascolastici, con una copertura del 46,4%; musei e mostre, con una copertura del 51%; gli impianti sportivi, con una copertura del 53%.
A questi si aggiungono altri servizi con investimenti minori, come mercati, locali per riunioni e bagni pubblici, che presentano entrate complessive di 37.500 euro a fronte di spese per 107.500 euro, con una copertura del 35%. Gli unici servizi a domanda individuale che non risultano in passivo sono quelli funebri e il servizio di supporto agli stranieri per la compilazione delle richieste.
Complessivamente, i servizi a domanda individuale comportano una spesa di 3.616.200 euro a fronte di incassi per 2.343.200 euro, pari a una copertura del 64,8%. Il costo netto per il Comune è di circa 1.270.000 euro, una cifra importante, che ha un peso sociale rilevante e che racconta una precisa idea di comunità.
Accanto a questi servizi strutturati, il bilancio di previsione conferma con chiarezza l’impegno sulle politiche sociali. La spesa in questo settore viene confermata e, laddove possibile, rafforzata, con particolare attenzione alle fasce più deboli della popolazione cittadina. Viene confermato il sostegno al Consorzio Socio-Assistenziale con un trasferimento pari a 1.027.200 euro per il 2026.
Per quanto riguarda l’assistenza all’autonomia scolastica, oltre al mantenimento degli incrementi già definiti nel corso del 2025, sono previsti ulteriori stanziamenti per un importo di 50.000 euro, a conferma della volontà di garantire il diritto allo studio e l’inclusione delle persone più fragili fin dall’età scolastica.
Allo stesso tempo, si punta a garantire la qualità dei servizi strategici per la comunità, come la mensa scolastica, l’asilo nido e i centri anziani, senza ampliare la forbice tra costi e ricavi, coniugando responsabilità finanziaria e attenzione sociale.
Per tutte queste ragioni, ritengo che questo bilancio di previsione abbia tutte le caratteristiche e i requisiti per costituire una base solida e responsabile per la crescita della nostra città, non solo per il prossimo anno, ma per il futuro di Alba.
















