Gentile Direttore,
sono un elettore del Movimento 5 Stelle dal 2010 quando l'attuale cosigliere regionale Fabrizio Biolè si è candidato alle elezioni regionali. Il mio voto, insieme a molti altri, ha quindi contribuito alla sua elezione. Al momento delle elezioni ero però totalmente all'oscuro del fatto che Biolè avesse al suo attivo due mandati elettivi completi e fosse in carica per la terza volta come consigliere comunale, incarico dal quale prontamente si è dimesso dopo l'elezione a consigliere regionale.
Essendo ribadito in tutti i comizi dal fondatore del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, la regola "due mandati e poi a casa!" davo per scontato che le candidature alle elezioni regionali rispettassero tale regola. Oggi purtroppo scopro che così non è stato e mi ritrovo ad aver contribuito all'elezione di un consigliere regionale addirittura al quarto mandato elettivo.
Vorrei quindi qualche spiegazione dal Movimento 5 Stelle, soprattutto da chi in quel momento avvallò la candidatura di Biolè, su come NON è stato garantito il rispetto delle regole nelle passate elezioni e quali sono i provvedimenti che il Movimento (se ce ne saranno) adotterà nei confronti del consigliere regionale e a tutela dei cittadini elettori del Movimento che come me si sentono ancora una volta presi in giro da politici che sistematicamente infrangono o eludono le regole, anche quelle da essi stessi tanto osannate (a parole).
Gianni Rosso













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