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Attualità | 20 novembre 2013, 20:29

Il presidente del Consiglio Enrico Letta: la Cuneo-Ventimiglia-Nizza, un progetto teso a "rendere ancora più osmotici” Italia e Francia

Questa la dichiarazione del premier al termine del vertice bilaterale con il Presidente François Hollande. Il Comitato, di ritorno da Roma: "La tratta è nell'agenda del Governo. Ottima notizia". Manassero e Gribaudo: "Risultato politico molto rilevante"

Il premier Letta ed il presidente Hollande

Il premier Letta ed il presidente Hollande

L’argomento portante era la Tav. E sulle piazze e lungo le strade di Roma è successo davvero di tutto. Ma il vertice italo-francese che si è tenuto oggi a Villa Madama è stato per il primo ministro italiano Enrico Letta ed il Presidente della Francia Francois Hollande anche l'occasione per discutere di unione bancaria e rilancio delle politiche di crescita in Europa e – tema assai sentito e caro dalle nostre parti – della linea ferroviaria Cuneo-Ventimiglia-Nizza.

Con il presidente francese "naturalmente abbiamo parlato del tema della continuazione della Tav", ma anche di "un'altra importante infrastruttura, la Torino-Cuneo-Ventimiglia-Nizza", un progetto teso a "rendere ancora più osmotici i nostri due Paesi". Così il premier Enrico Letta, nella conferenza stampa congiunta al termine del bilaterale Italia-Francia.

E’ l’approdo ufficiale ai tavoli della politica internazionale e dei rapporti bilaterali ai massimi livelli della linea ferroviaria Cuneo-Ventimiglia-Nizza, sulla quale pende una grave minaccia di chiusura a causa di mancanza di fondi che affligge sia il nostro Paese che quello dei cugini d’Oltralpe anche se c’è chi sostiene che “finanziamenti superiori a quelli immediatamente necessari alla sopravvivenza della linea ferroviaria sono stati reperiti per il raddoppio del tunnel stradale di Tenda”.

Arriva nel frattempo dal Comitato Ferrovie di Cuneo la prima reazione a caldo, il primo commento a quanto appena scritto: “Di ritorno dalla ‘discesa’ a Roma per evitare alla linea Cuneo-Nizza la medesima fine delle cinque tratte chiuse in Granda nel 2012 per decisione della Giunta Regionale, apprendiamo dai dispacci ufficiali che al vertice Francia-Italia di oggi, la linea internazionale é stata tra gli argomenti di discussione.

Nonostante non si siano potuto incontrare i parlamentari in sede ufficiale, e nonostante la totale mancanza di interesse dei parlamentari cuneesi del centro-destra, grazie ai 18.000 cittadini firmatari della petizione, grazie a decine di amministrazioni comunali che hanno votato atti di indirizzo a favore della tutela e del rilancio della linea, grazie alle piccole grandi azioni portate avanti dal nostro comitato, la Torino-Cuneo-Ventimiglia-Nizza é oggi ufficialmente uno dei punti nell'agenda del Governo.

Il compito dei cittadini non é concluso: da domani infatti vigileremo sulla concretizzazione delle dichiarazioni odierne, in primis pretendendo lo stanziamento delle risorse urgenti per la manutenzione straordinaria. Ed ovviamente ci aspettiamo un solerte cambio di direzione del governo regionale, che garantisca il mantenimento delle attuali 16 corse, la qual cosa gioco forza implica il necessario mantenimento del deposito locomotive a Cuneo. E infine chi, come Mauro Moretti, nominato dal governo che oggi sottolinea l'importanza della linea, si é permesso di definirla pubblicamente "ramo secco", smentito da ogni evidenza, dovrebbe come minimo pubbliche scuse.

Per commentare a caldo l'ottima novità e coordinarci sulle prossime azioni, invitiamo tutti i cuneesi al prossimo coordinamento del comitato venerdì 22 novembre alle 18 presso la stazione di Cuneo”.

E' un risultato politico molto rilevante – commentano le parlamentari Patrizia Manassero e Chiara Gribaudoche sancisce l’importanza di questa via di collegamento, come richiesto dal Partito Democratico insieme a cittadini, associazioni ed enti locali. Siamo convinte che, come confermato dallo stesso presidente Letta nella conferenza stampa, sia questa la strada giusta per rendere ancora più osmotici i rapporti tra i nostri due Paesi”.

Walter Alberto

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