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Attualità | 18 gennaio 2016, 12:15

Fiume Stura osservato speciale dopo le operazioni di svaso da parte dell'Enel

A fine mese ci sarà un vertice in Regione sulla questione. L'assessore Valmaggia chiarisce: "L'Enel ha un'autorizzazione, ma l'eccezionale siccità ha creato criticità nella realizzazione dell'intervento"

Fiume Stura osservato speciale dopo le operazioni di svaso da parte dell'Enel

Ha creato intenso dibattito l'articolo di venerdì scorso sulla condizione del fiume Stura in zona Roccasparvera. Dibattito e sconcerto, in particolar modo per il video che mostra come il fiume sia pieno di fango, tanto da ricordare le sabbie mobili.

Le operazioni di svaso della diga da parte dell'Enel, resosi necessario per poter esguire dei lavori di manutenzione straordinaria alle paratìe della diga, stanno facendo confluire nel fiume, in un periodo in cui c'è pochissima acqua per la mancanza di precipitazioni, grandi quantità di limo, con la conseguenza che i pesci rischiano di morire soffocati e le loro uova, in questo che è il periodo di riproduzione, pure. 

Grande preoccupazione da parte delle associazioni di pesca e da parte di molte persone. Ma anche la Regione affronterà la questione: a fine mese ci sarà una riunione che vedrà come argomento principale lo Stura di Demonte e che coinvolgerà tutti i soggetti interessati. 

Arriva sull'argomento la dichiarazione di Alberto Valmaggia, assessore regionale alla Montagna: “Le operazioni che l’Enel sta effettuando alla diga di Roccasparvera hanno seguito il regolare iter con la presentazione, in grande anticipo, del piano progettuale alla Regione, che ha rilasciato l’autorizzazione per procedere. La situazione contingente di basse portate, dovuta all’eccezionale siccità invernale, ha creato criticità nella realizzazione dell’intervento da parte dell’Enel. I controlli tempestivi dell’Arpa, con il prelievo di campioni e relative analisi, consentiranno le valutazioni necessarie per verificare la puntuale attuazione delle prescrizioni indicate nell’autorizzazione.”

Il dottor Silvio Cagliero di Arpa Piemonte specifica che sono stati prelevati dei campioni d'acqua l'8 gennaio e poi di nuovo il 13. Gli esiti delle analisi non sono ancora stati formalizzati ma ci si può già sbilanciare: "Il parametro di interesse - i solidi sedimentabili - rispetta i limiti previsti dal Piano di svaso", ci spiega. Insomma, ad oggi non ci sarebbe nessuna particolare criticità. Anche il settore "caccia e pesca" della Provincia sta monitorando la situazione.

Riproponiamo il video che tanta impressione ha suscitato nei nostri lettori.

bsimonelli

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