Alla scoperta della borgata Torrette di Casteldelfino, uno dei borghi indiscutibilmente più belli

Un milione e 375 mila euro è stato il finanziamento regionale della misura 322 del piano di sviluppo rurale 2007/20013. Ventinove sono i privati che hanno beneficiato del contributo regionale del 60% sulla spesa dei lavori di restauro dei fabbricati ed, in particolar modo, dei tetti con le lose. Quattro sono invece i  progetti di opere pubbliche di  iniziativa comunale che sono stati finanziati in questa misura 322 dalla realizzazione di un centro culturale nelle ex scuole della borgata con un progetto di 438.377,50 euro alla riqualificazione degli spazi aperti e di sistemazione delle opere di urbanizzazione primaria con un progetto di 246.093,77 euro, al recupero  delle fontane pubbliche con un progetto do 80.586,25 euro e, infine, al restauro del pilone votivo con un progetto di 22.235,71 euro.

Oggi, grazie a queste realizzazioni, Torrette ha cambiato volto assumendo l’aspetto di un borgo fra i più belli che merita di essere visitato, ma questa rarità putroppo rimane isolata perché tagliata fuori dalla provinciale Valle Varaita che costeggia esternamente il torrente Varaita ed ecco allora la necessità di farla scoprire dal grande flusso turistico che interessa Casteldelfino-Capoluogo per visitare il Museo en plein Air “Santi del Popolo” e l’Area naturalistica montana al piano rialzato del museo.

Come allora farla scoprire ai turisti o agli appassionati della montagna? La parola  all’artefice di questo “miracolo” di trasformazione della borgata, il sindaco di Casteldelfino Domenico Amorisco: “Due cartelli  promozionali bifacciali 200x280 centimetri da installare al bivio di entrata e di uscita dal tratto di strada interno dismesso dalla Provincia più un cartello bifacciale leggermente più piccolo formato (160x225) da installare sul tratto  dismesso. E tutto questo in tempo utile per il passaggio del Giro d’Italia che con la 19^ tappa Pinerolo–Risoul programmata il prossimo 27 maggio passerà sulla provinciale prorio nel tratto costeggiante la borgata Torrette. Su questi cartelli promuoviamo ‘La Toureto’ come un luogo dove si può ancora sperimentare quanto rumore può fare il silenzio. E sono davvero pochi e rari i posti dove si possono provare queste sensazioni… !”.