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Attualità | 13 aprile 2017, 11:38

Tra i piemontesi del Titanic anche due giovani della Granda

Erano Battista Bernardi di Roccabruna di Dronero e Candido Scavino di Guarene. Ne ha parlato a Saluzzo allo Spazio Culturale piemontese Claudio Bossi, uno dei più autorevoli esperti internazionali del Titanic

Claudio Bossi e Angela Delgrosso

Claudio Bossi e Angela Delgrosso

Nella lista dei 1518 morti del Titanic c’erano 14 piemontesi e tra questi 2 giovani della Granda. Erano Giovanni Battista Bernardi di Roccabruna di Dronero e Candido Scavino di Guarene.

Delle loro giovani vite, finite nel profondo degli abissi con il transatlantico che li trasportava verso il Nuovo Mondo, nella notte tra il 14 e 15 aprile del 1912, ha parlato nell’incontro di sabato allo Spazio culturale piemontese Claudio Bossi, storico, creatore del sito (www.titanicdiclaudiobossi.com) studioso considerato tra i più qualificati esperti internazionali del Titanic e dei suoi passeggeri.

Giovanni Battista Bernardi classe 1890, era cameriere nell’esclusivo Ristorante A’ La Carte del Gigante dei mari, un vero e proprio palazzo galleggiante lungo 269 metri, alto 54 metri. Il suo corpo recuperato dalla nave posacavi Makay Bennet, riposa sotto un cippo contrassegnato con il numero 215 al Mount Olivest Cemetery, Nuova Scozia in Canada. Il giovane era partito dal porto inglese di Southampton ed era immigrato in Inghilterra dalla provincia di Cuneo per migliorare la sua condizione di lavoro.

Scavino di Guarene era l’unico dei suoi corregionali a non essere cameriere a bordo del Titanic, anche se aveva giù servito a bordo della nave gemella Olympic. Dai documenti consultati da Bossi, in modo particolare negli archivi della Compagnia White Star Line, risultava essere inquadrato come macellaio: uno “spenna polli".

Claudio Bossi è autore di libri  tra i quali “Titanic – Storia, leggende e superstizioni sul tragico primo e ultimo viaggio del gigante dei mari” (Giunti editori) e Gli Enigmi del Titanic (Enigma edizioni). Presta consulenze per giornali, radio e trasmissioni divulgative come Ulisse e prima Superquark, Il Tempo e la Storia ", Voyager ".

E’ attualmente impegnato a Torino nella mostra "Titanic. The artifact exhibition”, dedicata al maestoso transatlantico, definito inaffondabile, aperta fino a domenica 25 giugno alla Promotrice delle Belle Arti, dove sono esposti reperti, oggetti personali, pezzi di navi, le ricostruzioni in scala reale delle cabine di 1ª e 3ª classe,  il «memorial wall».

La mostra è arricchita da una stanza tematica curata da Claudio Bossi, dedicata ai 37 italiani a bordo e da un modello del Titanic in scala 1:100 costruito nei minimi particolari.

A Saluzzo nello Spazio piemontese ideato e gestito da Angela Delgrosso Bellardi, sono emersi alcuni lati oscuri della vicenda Titanic e  la provocazione del relatore secondo il quale il Titanic “doveva affondare” lasciando spazio ai dubbi, trattati ampiamente nei suoi testi, sulla verità ufficialmente nota.

 

Vilma Brignone

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