/ Attualità

Attualità | 28 febbraio 2019, 14:42

Abet verso cassa integrazione e incentivo all'esodo dopo i 112 licenziamenti annunciati

Continua la trattativa tra le parti sociali e l'azienda. Qualche spiraglio sull'attivazione degli ammortizzatori sociali, ma sindacati e azienda restano distanti “sulla natura strutturale degli esuberi"

Abet verso cassa integrazione e incentivo all'esodo dopo i 112 licenziamenti annunciati

Nuovo incontro tra le parti all’Abet, azienda specializzata nella produzione di laminato plastico che ha lo scorso 21 gennaio annunciato la volontà di voler procedere a 112 licenziamenti per far fronte ad importanti investimenti per cui è necessaria (secondo la dirigenza) una “necessaria riorganizzazione” .

Gli stabilimenti a subire maggiormente questa scelta dell'azienda sono i due poli produttivi di Bra a cui si aggiungono 9 lavoratori dei poli logistici di Roma e Reggio Emilia.

Restano ancora distanti le posizioni dell’azienda e dei sindacati “sulla natura strutturale degli esuberi e di riflesso sulle misure per la loro gestione”, ma qualche passo in avanti  sembra essere stato fatto.

Sembra fattibile il ricorso alla cassa integrazione straordinaria per ristrutturazione per un anno, ammortizzatore sociale che garantirebbe di allargare i tempi per gestire gli esuberi. Così come è in previsione un sistema di incentivazione sia della mobilità su base volontaria sia in caso di altre soluzioni come prepensionamento, esternalizzazione ed eventuali ricollocazioni interne ed esterne.

Al termine dell’incontro sono stati calendarizzati i prossimi incontri per il 15 marzo e l’ultimo definitivo incontro del 26 marzo. La vertenza è seguita dai sindacati confederali dei chimici di Filctem Cgil (Enrico Cabutto), Femca Cisl (Aldo Pellegrino) e Uiltec Uil (Ugo Bigongiari).

"ESUBERI PER FAR FRONTE A CHI PRODUCE IN PAESI A BASSO COSTO"

"Abbiamo dovuto affrontare preventivamente degli investimenti per continuare ad essere concorrenziali nel mercato mondiale - aveva dichiarato nei giorni scorsi al nostro giornale l’A.D. Ettore Bandieri - dove negli ultimi otto anni sono nate molte aziende che producono in paesi a basso costo (Turchia, Cina e India). Il prodotto è apprezzato per il suo design e per la qualità: abbiamo 13 filiali consociate estere, 6 aree commerciali in Italia, 1.000 dipendenti (650 solo a Bra ndr), produciamo 21 milioni di metri quadrati all'anno di laminato per un fatturato di 190 milioni di euro".

"Una riorganizzazione e una riduzione dei costi aziendali si è resa necessaria per affrontare l'accresciuta competitività internazionale – ha detto - Questo intervento si accompagna, però, a un piano di investimenti tutt'ora in corso per garantire una continua crescita. Non solo tagli, ma il più grande piano di investimenti che Abet abbia affrontato nella sua sessantennale storia".

30 MILIONI DI INVESTIMENTO

Sono 30 i milioni investiti nella costruzione di un nuovo capannone industriale a Bra che ospiterà una nuova linea di produzione (pressa ed impregnatrice fenolica), nella creazione di un nuovo reparto per la stampa digitale e nel rafforzamento di alcune consociate estere (soprattutto in USA, Germania e Cina).

daniele caponnetto

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di Targatocn.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium