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Eventi | 11 maggio 2019, 12:31

Leggere ci fa stare meglio: grande partecipazione all'incontro con Seia, Facciotto e Ferrero per la rassegna "I Luoghi comuni della cultura""

Attraverso storia e immagini, ieri, venerdì 10 maggio, la dottoressa Catterina Seia è riuscita ad intrattenere il pubblico che ha riempito la sala del Museo Diocesano in modo spontaneo e semplice, proprio come si presenta

Leggere ci fa stare meglio: grande partecipazione all'incontro con Seia, Facciotto e Ferrero per la rassegna "I Luoghi comuni della cultura""

Un pullover rosa confetto che le copre le spalle e un paio di pantaloni neri. Semplice, è così che si presenta Catterina Seia, vicepresidente della Fondazione Fitzcarraldo. E, quel rosa confetto che la veste, ricorda proprio il rosa che colora i fiocchi che si trovano sulle culle quando ci si affaccia alla vetrina che mostra i nuovi nascituri, all’ospedale Sant’Anna di Torino.

Un grande ospedale che, durante gli anni, non ha voluto portare al suo interno innovazioni in campo scientifico (poiché già vantava del meglio), ma in campo culturale e sociale.

Nel 2009, anno di nascita della fondazione di cui la dottoressa Seia occupa la vicepresidenza, è iniziata una campagna di ascolto all’interno dell’angolo di cura, per vedere cosa mancava per far sì che l’ospedale fosse davvero ottimale sotto ogni aspetto. Questo è ciò che rende la clinica di Ostetricia un nuovo ambiente, che lega benessere e cultura.

Attraverso storia e immagini, la dottoressa Seia è riuscita ad intrattenere il pubblico che ha riempito la sala del Museo Diocesano in modo spontaneo e semplice, proprio come si presenta.

Si associa alla stessa idea Nicola Facciotto, fondatore dell’impresa Kalatà, dicendo che effettivamente, la cultura, davvero ci rende più felici e quindi ci fa stare meglio. Spiega l’esperimento che è stato fatto su un campione di cento visitatori al Santuario di Vicoforte, che ha dimostrato che due ore di immersione nella cultura abbassa in modo evidente il cortisolo e, quindi, anche il livello di stress.

Conclude il congresso Michela Ferrero, conservatore e responsabile dei Servizi Educativi del museo civico di Cuneo, affermando che la cultura deve essere vista come un mezzo di inclusione, che permette anche ai più piccini di avviarsi alla storia, fin dai primi anni.

Ma il viaggio attraverso i luoghi comuni sulla cultura non finisce qui: sabato 11 maggio, ore 11.30, all’Open Baladin: “Lo sviluppo sostenibile è una bufala. Falso!” con Luisa Ausenda, Aura Bertoni, Teo Musso e Sonia Barale.

Mentre alle ore 21, allo Spazio Incontri della Fondazione CRC: “L’astrofisica non ci riguarda. Falso!” (in occasione dell’inaugurazione della mostra “Destinazione LUNA: il futuro è adesso” della Fondazione) con Amedeo Balbi e Antonio Pascale.

Sara Giordano

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