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Eventi | 11 maggio 2019, 18:18

Parola d'ordine "sostenibile": all'Open Baladin si discute di sostenibilità

Sul tema per la rassegna "Luoghi comuni sulla cultura" sono intervenuti Teo Musso, Aura Bertoni e Luisa Ausenda

Parola d'ordine "sostenibile": all'Open Baladin si discute di sostenibilità

Che si parli di arte, birra o ricerca, la parola d’ordine è una sola: sostenibilità. Come lo sviluppo che si cerca di promuovere alle aziende, per un futuro migliore.

Durante l’incontro, tenutosi all’Open Baladin questa mattina, sabato 11 maggio, si parla di quel concetto inventato ad una prospettiva ambientale, ma che, durante gli anni, è diventato anche sociale.

Ne parla Luisa Ausenda, gestrice di “Galleria continua” a Cuba, introducendo il loro progetto di inclusione nell’Avana.

La galleria, iniziata da Laura Sala e Michelangelo Pistoletto il 16 dicembre 2014, si trova in un quartiere dell’Avana centralissimo, ma non molto bello. Appunto per questo la galleria sta spingendo l’ambiente ad un miglioramento.

Michelangelo Pistoletto è l’inventore del simbolo della sostenibilità: tre cerchi attaccati e posizionati in orizzontale, di cui quello centrale ha una circonferenza più grande. I due cerchi esterni stanno a rispecchiare la natura e l’artificialità, non solo intesa come tecnologia, ma come tutto ciò che è stato creato dall’uomo; mentre il cerchio centrale sta a rappresentare una dimensione dove quelle due realtà potrebbero convivere, se solo l’essere umano si comportasse in modo migliore.

Aumentando del 40% le vendite dalla loro apertura a Cuba, “Galleria continua” ha dimostrato che anche con un’inprinting sostenibile, il bilancio può essere positivo.




E questo è stato dimostrato anche da Teo Musso, creatore di “Baladin”, che ribadisce l’idea, spiegando come il suo progetto iniziale era quello di ravvivare Piozzo, il suo luogo d’origine.

Adesso la catena Baladin vanta 15 bar in Italia e altrettanti all’estero. Egli, attraverso i suoi locali, promuove un’ideologia di sostenibilità come condivisione: motivo per cui in tutti i bar della catena si bevono anche birre con un marchio che non è quello “Baladin”.

Conclude il convegno la ricercatrice dell’Università Bocconi Aura Bertoni, indicandoci le due chiavi per il progresso della sostenibilità: apertura e confronto.



 Si ricorda l’ultima occasione per poter partecipare alla manifestazione I luoghi comuni della cultura: questa sera, sabato 11 Maggio, alle ore 21, allo Spazio Incontri della Fondazione CRC: “L’astrofisica non ci riguarda. Falso!” (in occasione dell’inaugurazione della mostra “Destinazione LUNA: il futuro è adesso” della Fondazione) con Amedeo Balbi e Antonio Pascale.

Tutti gli incontri della rassegna sono a ingresso gratuito, previa registrazione sul sito dedicato all’evento.

Sara Giordano

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