Neanche l’offerta dell’imprenditore Michelangelo Rivoira, che si è detto disponibile a mettere a disposizione a titolo gratuito i locali che ospitano la Crs-Bper di Falicetto di Verzuolo, è bastata a scongiurare l’ormai imminente chiusura della filiale.
Lunedì sera si è tenuto l’incontro tra l’Amministrazione comunale del sindaco Giancarlo Panero ed i frazionisti. Assenti i vertici della Crs-Bper, che hanno declinato l’invito del Comune per “impegni fuori regione del direttore generale”.
Nel pubblico, una quarantina di residenti, insieme anche a dirigenti di altri Istituti bancari del saluzzese.
Rivoira è il proprietario dell’immobile che già oggi ospita la filiale. Da parte sua c’è stata massima disponibilità, pur di mantenere il presidio nella frazione, che conta 1000 abitanti.
Ma, come spiegano dal Comune, si è trattata di “Un’opportunità insufficiente per la banca a garantire
la permanenza del servizio, e dal 22 novembre sarà mantenuto attivo, in via sperimentale per 6 mesi, soltanto il bancomat”.
La prima conseguenza all’inamovibilità dimostrata dalla banca è stata la nascita di un Comitato contro la chiusura della filiale Crs-Bper di Falicetto. È stato creato da frazionisti, che chiedono “alla direzione della banca un ripensamento sulla chiusura ormai decisa”.
“Causerà – spiegano dal comitato – un danno sociale ed economico alla frazione”.
È stata organizzata una raccolta firme, che l’Amministrazione comunale segue con attenzione: è possibile sottoscrivere il documento di protesta presso la tabaccheria Craveri e la panetteria Marchetti di via Pomarolo.
“Non l’unica chiusura della Crs-Bper sul territorio. – conclude l’Amministrazione comunale – A rischio anche le filiali di Brossasco e Mondovì e le agenzie di Saluzzo in corso Roma e in via Sant’Agostino. Per dire ‘no’ a quest’ultima i residenti della zona hanno già raccolto 200 firme”.