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Eventi | 04 dicembre 2019, 11:15

Tremate, tremate! Le dissonanze noise in Granda son tornate (gallery di Francesco Pala)

Un successo il concerto dei Fuh al Cinema Vekkio di Corneliano d’Alba

Tremate, tremate! Le dissonanze noise in Granda son tornate (gallery di Francesco Pala)

Sono tornati sul palco i Fuh, dopo 7 anni di assenza e sabato 30 novembre un vasto pubblico si è reso conto, ancora di più, di quanto mancassero.

Nicolas Roncea (basso e voce), Andrea Pisano (chitarra, electronics, loops e voce), Edoardo Vogrig (chiarra, electronics e voce) e Federico Borelli (batteria) hanno suonato un concerto che è stato una vera e propria catarsi.

Un pubblico nutritissimo ha dimostrato che il Piemonte ha bisogno di noi-se, la cui bandiera in questi anni è stata egregiamente tenuta alta da gruppi del calibro di Cani Sciorri, Ruggine, Macabra Moka, Flying disk, Io Monade Stanca, ma la sete di noise della Granda è tanta e i Fuh, sabato ne hanno dissetata una parte.

In questi mesi sono tornati sul palco anche i Three Horn e con loro si aggiunge un fermento a un puzzle che a inizio 2000 aveva visto la Granda protagonista della musica indipendente in Italia. Una scena musicale che in questi anni ha sofferto dell'assenza sia di protagonisti che di spazi di espressione. In Provincia, infatti, resta ormai solo il Cinema Vekkio proporre un cartellone di musica indipendente sia nazionale sia locale e sabato è tornato alla grande alla sua vocazione di incubatore di musica indipendente con un concerto proiettato al contempo al passato e al futuro.

Il passato è quello della scena noise di inizio 2000, quella degli Elephant Man per capirsi, il futuro quello della speranza che gruppi come Threehorn e Fuh continuino a imbracciare gli strumenti e a regalare serate come quella di sabato.

I Fuh al momento hanno programmato solo due date, molto significative. Oltre a quella di sabato, infatti, suoneranno venerdì 6 dicembre allo “Spazio 211” di via Cigna a Torino, ma nulla esclude che la strada possa continuare in qualche modo.

“Ad agosto abbiamo subito un furto importante e ci hanno portato via 11 tra bassi e chitarre. L’idea del concerto è nata per uscire con qualcosa di bello da una vicenda brutta sia per ridarci un po’ di forza sia per raccogliere dei fondi per recuperare quanto tolto” e sicuramente la missione di trasformare un brutto episodio in un momento emozionante è riuscito, sia per i Fuh, sia per il pubblico.

E adesso? Nulla di certo, naturalmente, ma Nicolas Roncea non chiude le porte al futuro: sabato sera c’erano tantissime emozioni, abbiamo visto visi e persone che non vedevamo da anni. L’adrenalina era tantissima e ci ha fatto dire, ma perché non la facciamo sempre questa cosa? La voglia c’è e non si può escludere che con calma e tranquillità possa andare avanti, cercando di far coincidere il tutto con le mutate esigenze di famiglia e lavoro rispetto al passato”.

Parole che sicuramente entusiasmeranno il pubblico di sabato perché nascondono la promessa di non chiudere una porta al passato, ma aprirla al futuro.

Una chicca da portare a casa dal concerto è l’EP di Io Monade Stanca realizzato ad hoc per la reunion dei canalesi con 4 brani: uno con il nome di ciascun membro dei Fuh, un tributo sintomatico del ruolo del gruppo per i colleghi di Granda.

Agata Pagani

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