Gentile Direttore,
il quotidiano La Stampa di oggi riporta un lungo articolo del Professor Prodi: “Ora la missione dell’Europa è di guardare verso sud”, inteso, come da titolo del giornale, che è ora di allargare l’Europa a sud. Ricordo ancora l'apertura alla Romania, da cui non ci siamo del tutto ancora ripresi. Bella missione del cavolo! Io speravo che Prodi facesse solo più il nonno. Invece questi milionari di sinistra, devono ancora colpire il popolo, a cui io appartengo (anche se non li voto più da quando mi sono resa conto di quanto mentono).
Forse i poveri servono alla sinistra come bacino elettorale (magari nell'asse con Fini, s'intende!). Vi servono 2 o 3 milioni di africani musulmani in più in Italia per tornare ad essere maggioranza? Vi serve più disagio sociale? Gli effetti della crisi globale stanno già finendo? Mi ricordo ancora il Prodi che da primo ministro teorizzava l’Italia quale “ponte della Cina”, insieme agli "scienziati" Visco e Bersani (ma avranno mai lavorato?) e il poco compianto Padoa Schioppa.
Il "Ponte della Cina" mentre le nostre imprese chiudevano, mentre i nostri porti già erano pieni delle porcate cinesi fuori da ogni norma. Ricordo anche i suoi "compagni": Visco inventò una serie di nuove tasse tale da far scrivere al Sole 24 Ore che nemmeno i commercialisti sarebbero riusciti ad azzeccare il modello Unico. Venne rappresentato come un vampiro con i canini aguzzi piantati nel collo degli italiani. Bersani iniziò le sue liberalizzazioni partendo dalle categorie di miliardari più note: i panificatori, i tassisti e i benzinai. Del poco compianto Padoa Schioppa ricordo la frase sui bambascioni e quella “Le tasse sono belle”. Forse per i milionari che votano a sinistra, i quali, come noto, non le pagano o quasi non le sentono. Ma non per la gente normale, per quelle mamme come me, per cui 20 o 30 euro al mese più o in meno possono servire. Magari per dare da mangiare ai figli o per pagare l'affitto.
Nella teoria di Prodi essendo io "ricca" dovevo essere colpita: in effetti avevo un reddito di oltre 1300 euro al mese, per cui ebbi subito un aumento di IRPEF per finanziare le banche (iniziai a realizzare che il cuneo fiscale fosse un'arma contro la povera gente). Ora il grande statista incompreso Prodi propone di aprire le porte dell’Europa al Nord-Africa. Bene, quello che propongo io, da Boves (dove sappiamo cos'è l'accoglienza, ma anche quali sono le nostre radici cristiane), è di spedire Prodi in Libia, non di portare a casa nostra qualche milione di "nuovi europei" musulmani.
Illustrissimo Professor Prodi aprire l’Europa al Nord-Africa ha conseguenze tali da distruggere, in un colpo solo, le nostre matrici culturali cattoliche. Faccia agli italiani un’ultima cortesia, vada Lei in Libia… la apprezzeranno anche loro.
Giovanna Peano














