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Monregalese | 19 aprile 2013, 12:45

Concluso il restauro del castello di Casotto

Atteso il bando per l’assegnazione della parte museale

Concluso il restauro del castello di Casotto

Dai monaci certosini che lo costruirono nell’undicesimo secolo e lo abitarono sino all’ordine di soppressione napoleonico, alla principessa Maria Clotilde di Savoia che, quindicenne, qui si sacrificò in sposa al quarantenne Girolamo Bonaparte “per l’avvenire dell’Italia libera, unita e indipendente”.

Il castello di Casotto, le cui mura echeggiano voci di secoli di storia vissuta, si è riappropriato del suo antico splendore. Dopo circa sei anni dall’avvio del cantiere, il corposo restauro conservativo, dell’investimento pari oltre 5 milioni di euro (a cui se ne sono aggiunti altri 2 milioni e mezzo per la sistemazione delle vie di accesso), si è concluso; i lavori sono stati collaudati.

La gestione della tenuta, esclusa la parte museale del piano nobile e dell’area archeologica, spetta per trent’anni a “Marachella gruppo”, società che l’estate scorsa si è aggiudicata il bando indetto dalla Regione. E “Marachella gruppo” si dice pronta, per tramite del consigliere di amministrazione Franco Sammaciccia, “a cominciare, presumibilmente entro fine maggio, una serie di attività culturali in collaborazione con le associazioni del territorio” e a ricavare, nel secondo piano della residenza di caccia sabauda, la sede universitaria “Academy per il settore dell’Ospitalità e della Ristorazione” in partnership con la LIUC - Università Cattaneo, “progetto il cui iter sta proseguendo”.

Per aprire il primo piano, quello nobiliare destinato a museo, bisogna ancora inserire il mobilio, già restaurato e attualmente depositato presso il centro di Venaria, e poi indire il bando per la gestione. "Una commissione tecnico-scientifica composta dalle direzioni regionali di Risorse Umane e Patrimonio, di Cultura e di Soprintendenza per i beni architettonici e artistici del Piemonte – precisa il sindaco Renato Chinea – ha il compito di studiare il riallestimento del piano nobile e un percorso museale capace di raccontare la storia del castello. Predisposto lo studio, potrà essere indetto il bando e auspico che ciò avvenga il prima possibile”.

In attesa dell’esito dei lavori della Commissione, i cui tempi potrebbero prolungarsi sino al 2014, “Marachella” ha proposto alla Regione “di prendere in custodia il mobilio restaurato - conclude Sammaciccia - ricollocarlo temporaneamente in attesa del nuovo gestore e aprire nei giorni di festa a ingresso gratuito. Stiamo attendendo una risposta”.

A.B.

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