Tutto l’affetto del sindaco di Crissolo per le Guide Alpine del Monviso nel discorso d’intitolazione del nuovo Centro Polivalente

Le ha nominate una ad una. Poi alle Guide Alpine del Monviso che - nate a Crissolo nel 1874 e con quelle di Chamonix e Courmayeur fra i primi tre gruppi di guide a formarsi in tutti il mondo – il sindaco Aldo Perotti ha dedicato tutto il suo intervento.

Un intervento che ad ogni parola grondava passione ed affetto (Perotti è figlio di storiche guide): “Perché le guide sono un tassello fondamentale della nostra società. Perché voi siete più bravi di noi, perché voi siete il nostro orgoglio di crissolini. Perché per andare in montagna la passione, da sola, non basta. La montagna è una palestra che ti respinge se non sei in piena forma. E voi in piena forma lo siete sempre, anche quando si tratta di correre in soccorso di qualcuno, a qualsiasi ora del giorno e della notte. Perché voi siete una voce amica, una corda tesa sempre pronta ad aiutare che ha bisogno oppure è in difficoltà”.

Con queste parole, che ai più maliziosi sono parse anche un rivendicare il ruolo dei montanari aldilà del Parchi “disegnati” a Torino, il sindaco di Crissolo ha introdotto sabato 29 agosto scorso la bella cerimonia con la quale l’Amministrazione Comunale di Crissolo ha intitolato  il nuovissimo Centro Culturale e Ricreativo del piazzale della seggiovia al Gruppo delle Guide Alpine del Monviso, che oggi conta 10 elementi, 3 dei quali risiedono in paese.

Una cerimonia che ha visto presenti il presidente della Regione Sergio Chiamparino ed il consigliere regionale Paolo Allemano (che Perotti si è “dimenticato” di inserire nell’elenco dei presenti nel parterre da salutare), il consigliere provinciale Flavio Manavella, il presidente dell’Unione dei Comuni del Monviso Mario Anselmo, il sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni, il vicepresidente del Cai Ettore Borsetti, il Soccorso Alpino guidato da Valter Rattalino, graduati della Guardia  di Finanza e dei carabinieri, oltre ad un più che discreto numero di persone.

Nel suo breve intervento, Mauro Calderoni è tornato a ribadire quello che è un suo vecchio e condivisibile “pallino”: la sinergia in chiave (per ora) turistica fra i Comuni de territorio. “I tempi per una fattiva collaborazione – ha detto il primo cittadino di Saluzzo - sono finalmente maturi, forse saremo addirittura pronti per essere presenti alla Fiera del settore di ottobre, a Rimini. A noi tocca di disfarci dei nostri campanilismi, delle nostre appartenenze politiche: c’è da fare qualcosa di buono per questa terra”.

Sergio Chiamparino ha parlato della sua passione per la montagna (“Ti invita a gettare il cuore oltre l’ostacolo, ma ti costringere anche a conoscere quelli che sono i tuoi limiti”) e del suo recentissimo trekking intorno al Viso, senza disdegnare un “passaggio sul Parco Naturale del Monviso di recente, contestatissima, istituzione: “I Parchi non vengono istituiti per impedire di fare, ma per fare compatibilmente con il territorio”.

Qualcuno dice che fra le due cose non vi sia poi tutta quella differenza.

In conclusione il consueto, dirompente intervento del parroco di Crissolo don Luigi Destre (120 ascese in vetta al Viso) e la benedizione della sala, ma anche e soprattutto delle Guide Alpine, sulle quali il sacerdote ha invocato la protezione della Madonna.