A corte nei secoli XVII e XVIII si pranzava alle 11, o mezzogiorno al più tardi, mentre la cena veniva servita verso le 16. Nel pomeriggio e fino a tarda sera ci si deliziava con dolci prelibatezze. Quando dalle Americhe giunse la novità del cacao la bevanda preferita dalla nobiltà sabauda divenne la cioccolata calda, che si gustava insieme ai “Bagnati”, biscotti secchi, come paste di meliga, canestrelli, torcetti e savoiardi, che si potevano “pucciare” nella cioccolata.
La merenda reale, cioccolata e biscotti, divenne una vera moda che si diffuse anche presso il popolo nelle botteghe di quartiere e venne celebrata nei diari dei viaggiatori stranieri che, come Albert Valery, consideravano il cioccolato di Torino come il migliore d’Europa e degustavano i diablottini (diablutìn), i cioccolatini più antichi del mondo, realizzati nelle pasticcerie piemontesi prima ancora che in Svizzera. Sembra che i diablottini abbiano perfino ispirato a Giuseppe Pietri, autore del operetta “Addio Giovinezza”, ambientata a Torino, il duetto del cioccolato “Cioccolatini cioccolatin”.
Nel clima celebrativo dei 150 anni dell’Unità d’Italia, le merende reali - insieme alla degustazione del famoso “bicerin ‘d Cavour” - vengono riproposte nel locali storici e nelle pasticcerie di Torino e Provincia, che per l’occasione hanno ricreato l’atmosfera dell'epoca. Le date dei golosi appuntamenti si possono trovare presso gli uffici del turismo, oltre che in Internet. Se volete dare un tocco patriottico alle vostre feste di carnevale offrite anche voi diablottini e servite in un bicchiere di cristallo il bicerin (caffé caldo sul fondo, poi uno strato di cioccolata calda, infine uno strato di panna fredda).
Ecco una ricetta dei diablottini che segue fedelmente quella tramandataci da Giovanni Vialardi (Capo di Cucina della Real Casa ai tempi di Carlo Alberto e di Vittorio Emanuele II), nel suo Trattato di cucina, Pasticceria moderna, Credenza e relativa Confettureria (1854). Vi consiglio di triplicare le dosi, perché i diablottini spariscono in un attimo, a meno di non nasconderli.
Ingredienti
60 g di zucchero
60 g di cioccolato fondente
3 cucchiai di acqua
Preparazione
Fondere a fuoco basso il cioccolato, dopo averlo grattugiato, insieme allo zucchero e all’acqua, avendo cura di non portare a ebollizione l’impasto e mescolandolo bene fino a che non diventa omogeneo. Versare la cioccolata bollente su un tavolo di marmo (o su una piastra di metallo) a piccolissime cucchiate, formando delle palline che vanno schiacciate a dischetto, quando sono ancora tiepide. Una volta che si sono raffreddate e sono state staccate con cura, possono essere conservate in un barattolo di vetro, come perle di bontà che aiutano nei momenti di stress e regalano un pizzico di buonumore. I diablottini possono essere anche spolverizzati con zucchero di vaniglia e posti in pirottini di carta per essere serviti come pasticcini.

















