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Al Direttore | 07 marzo 2011, 11:38

La variante al Piano Regolatore che non piace ai cittadini di Piasco

Tre gli interventi previsti: piazza Biandrate, una nuova area servizi ed il cambio di destinazione d'uso di scuole medie e campo da calcio

Uno scorcio del paese

Uno scorcio del paese

Gentile direttore,

una proposta di variante strutturale al piano regolatore comunale sarà portata all’attenzione dei Consiglieri del Comune di Piasco, se non nel prossimo Consiglio, sicuramente a breve scadenza. Tale proposta era già stata inserita all’ordine del giorno del Consiglio del 14 dicembre scorso. Veniva però stralciata in seguito alle osservazioni portate dai proprietari dei terreni interessati. A questo punto è utile dare larga informazione su cosa venga modificato, o previsto dalla variante proposta. Più precisamente, si tratta di tre interventi:

Ø     Piazza Biandrate: riqualificazione e ampliamento, con recupero della cubatura dell’attuale area Isaia (officina Corrado e cortile annesso) in una nuova struttura abitativa da 8000 mc (4 o 5 piani) a soli 5 m di distanza dalla proprietà della Casa di riposo;

Ø     nuova area servizi sui terreni che fiancheggiano la strada provinciale, nel tratto compreso tra la rotonda per Costigliole e il  semaforo nelle vicinanze delle scuole elementari, attualmente ad uso agricolo;

Ø     cambio di destinazione d’uso/vendita (si prevede che diventi area edificabile) delle attuali scuole medie e del relativo campo da calcio.

L'attuale maggioranza dell’amministrazione piaschese, in campagna elettorale aveva posto come cavallo di battaglia il dialogo con la cittadinanza, proponendo riunioni aperte, specialmente su argomenti riguardanti la gestione del territorio. Altresì veniva citata (dal Sindaco) la Costituzione, che si fa garante della proprietà privata. Come promemoria sono citate due pagine del blog di Piasco; l’invito è di andarle a vedere: http://blog.piasco.net/dblog/articolo.asp?articolo=292 http://blog.piasco.net/dblog/articolo.asp?articolo=287

Una “fortunosa” fuga di notizie ha fatto sì che un nutrito gruppo di cittadini indignati facesse le sue rimostranze in un’assemblea convocata in extremis dal Sindaco; e si è evitato così, che i consiglieri andassero a votare la variante nel consiglio comunale di dicembre 2010. Passato Natale, inizia un nuovo anno e dopo l’Epifania, il 9 febbraio vengono riconvocati i proprietari dei terreni interessati dall’area servizi, nel frattempo molto ridotta. Ancora una volta non si parla con la cittadinanza del pacchetto completo. La volontà di ogni amministrazione di “lasciare un segno” del proprio passaggio nel Comune, crediamo sia più che legittima, umanamente comprensibile, non condivisibile quando comporta stravolgimenti di luoghi storici o danni non inevitabilmente necessari ai privati. E’ sicuramente compito dell’amministrazione, oltre che governare il presente, avere un occhio di riguardo per le generazioni future.

E’ più che mai pressante interrogarci su “quale Paese” vogliamo lasciare ai nostri figli e ai figli dei nostri figli. Oggi a Piasco ci sono cantieri aperti ogni dove (sicuramente eredità di amministrazioni precedenti), ma è corretto (nei confronti di chi verrà dopo di noi) perseverare nell’errore? Una parte di questa variante, a ben vedere, ha delle positività, nel voler riqualificare Piazza Biandrate rendendola più accessibile e usufruibile dalla comunità: c'è del buono. Per contro, la previsione di ampliamento e l’edificazione di un complesso residenziale ai confini con la Casa di riposo, non può essere accettabile.

Non stiamo qui a fare disquisizioni sull'allungarsi della vita, ma in futuro ci saranno più anziani,  per i quali si devono prevedere dei soggiorni decorosi, qualora la situazione famigliare o abitativa non permettesse altre opzioni. La casa di riposo di Piasco, da molti considerata un ottima struttura, non deve quindi, essere limitata in un probabile ampliamento futuro. Riguardo l'area servizi, l'intento dell'amministrazione comunale è di finanziare l'acquisto dei terreni agricoli con la vendita dell'attuale campo sportivo e vecchia scuola media; che diventerebbero edificabili e più appetibili. Ma davvero Piasco deve  perdere l'unica area verde pubblica al suo interno, per cementificare delle aree agricole oltre la provinciale? Coloro che oggi risiedono nei pressi del campo sportivo e scuola media, sono al corrente che in futuro il loro orizzonte potrebbe non essere più tanto vasto?  

Sarebbe utile sapere cosa ne pensano. Il terreno agricolo nel comune di Piasco risulta essere sempre più ridotto a vantaggio di strutture di non dimostrata utilità. Noi riteniamo che gran parte delle proposte della variante non riscontrano una reale esigenza nel Paese. In proporzione all’entità della popolazione residente, disponiamo già di strutture sportive e non, in gran numero: una palestra, una piscina, un campo sportivo, un campo da beach volley, sala polivalente,  Piazza e ala della Pace. Tutte queste strutture, negli anni hanno valorizzato Piasco aumentandone l’offerta sportiva e turistica. In alcuni casi sono necessari degli interventi per migliorarne la fruibilità, ma si trovano già in posizione ottimale sia per gli atleti che per gli spettatori.

Pertanto riteniamo che l’investimento di denaro pubblico per la realizzazione e il mantenimento di un nuovo centro servizi (campo a 7 e salone per le feste m. 20x30) sia solamente uno sperpero senza motivazioni. Oggi più che mai sarebbe inopportuno fare il passo più lungo della gamba, con le sempre più scarse risorse economiche (minori trasferimenti dallo Stato) e umane (operai del Comune). Bisogna giostrarsi al meglio mantenendo e ottimizzando l’esistente per non gravare oggi e in futuro sulle casse comunali e sui contribuenti, che poi siamo tutti noi.

Rosso Alessio, Fina Luigi, Celenta Paolo, Castellano Giovanni, Sasia Pierantonio,Sasia Enza, Sasia Silvano

 

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