Lui è Marco Prando. Nativo di Roddi, da qualche anno è diventato di Grinzane Cavour d’adozione. Si definisce un “langhetto DOC”. Ha 38 anni e entusiasmo da vendere quando gli parli d’internet. E’ preciso e puntiglioso, gli piacciono le cose di rete ben fatte, ben strutturate, recepibili alla prima da chi naviga in internet. L’impostazione delle sue pagina web, la scelta dei colori e dei font, la classificazione delle notizie, tutto per Marco ha una specifica impostazione.
E il modo d’essere di questo nostro giovane – ovviamente - è espressione anche di quel che partorisce in rete. Tempo addietro vi avevamo già raccontato qualcosa di lui, in particolare delle sue creazioni web e degli spunti legati al territorio delle Langhe. Siamo tornati a curiosare tra le sue cose … e a porgli altre domande per vedere se e cosa sia cambiato nel frattempo del suo progetto internet.
Marco, cosa ti eri prefisso inizialmente quando è nato il progetto web nella tua testa?
“La mia idea, quando sono partito nel 2009, era di aggregare il maggior numero possibile di persone che vivevano nel territorio delle Langhe in una fan page Facebook per permettere loro di discutere di tematiche inerenti al territorio: curiosità, locali, eventi, opportunità. Chiunque avrebbe potuto fruire di questo scambio di opinioni, anche chi non vive in questo territorio. Volevo far conoscere e apprezzare le Langhe a chi ancora non le conosceva grazie ai racconti delle persone che qui ci sono nate e ci vivono.”
Quali sono le recenti novità del tuo mondo web?
“In affiancamento alla pagina Facebook (www.facebook.com/inlanghe ) ho ideato un blog (www.in-langhe.it ) e aperto un account Twitter (@inlanghe). Proprio quest’ultimo è la grande novità del 2011. E’ in grande crescita ed è quello su cui strategicamente voglio lavorare nel 2012. Twitter è uno strumento che in Italia si sta diffondendo solo ultimamente, ma ha grandi potenzialità per la diffusione di notizie e per creare un rapporto diretto tra le persone.”
Marco, dove vuoi arrivare? Quali i progetti futuri?
“Nel 2012 vorrei aumentare il numero di fans della mia pagina Facebook. Oggi conta circa 22.600 iscritti ed è una delle Fan Page italiane più popolate e attive che siano legate a un territorio.”
La pagina pare aver avuto un deciso incremento. Lo scorso anno , di questi tempi, i fans erano 19.000.
“Il mio obiettivo per quest’anno – spiega Marco - è arrivare a 30.000 fans senza investimenti pubblicitari ma solo con il passaparola. La pagina fino ad ora è cresciuta in questo modo. E in parallelo vorrei aumentare il numero di followers su Twitter e gli accessi al blog.
In particolare vedo in Twitter la grande scommessa del 2012: lo utilizzerò per diffondere una selezione di notizie riguardanti il territorio provenienti da siti terzi e farlo così diventare un punto di riferimento per chi cerca informazioni sulle Langhe.”
A che punto ritieni di essere del tuo percorso web?
“Mi ritengo a buon punto se guardo a un'utenza italiana e alla "concorrenza" made in Italy. C'è invece ancora molto da fare – afferma Marco con un pizzico di lungimiranza - per quanto riguarda l'estero. Vorrei iniziare a internazionalizzare il progetto cominciando a produrre contenuti in lingua inglese e tedesca. Non è una novità che una buona parte delle persone potenzialmente interessate a visitare questo territorio vivano al di fuori dei confini nazionali. Per fare questo occorrerebbe estendere la rete di collaboratori, servirebbero persone appassionate di web e del territorio Langhe chiaramente con una conoscenza perfetta delle lingue inglese e tedesco.”
Marco, pensi d’aver oltrepassato le tue più iniziali rosee aspettative?
“Ti dirò, sarei un bugiardo se ti dicessi d’aver immaginato un simile successo in termini di adesione degli utenti alle mie iniziative: quando a novembre del 2009 la pagina Facebook, fulcro del progetto, contava 1000 fans mi sembrava incredibile, quando è arrivata a 10.000 ho pensato di essere sulla buona strada, ora siamo quasi a 23.000 fans e sono certo di aver fatto un bel lavoro che peraltro mi è anche stato riconosciuto da addetti ai lavori sia legati al mondo del turismo sia strettamente legati al web.”
Alla luce delle soddisfazioni di oggi è cambiato il tuo fine ultimo, magari avvalorandosi d'altro, diventando - perchè no - più ambizioso?
“In linea di massima dall'inizio a ora il fine non si è stravolto: volevo usare – spiega Marco - i nuovi media internet per aggregare persone del territorio, per promuoverlo. E ci sto riuscendo. Come nuova ambizione mi piacerebbe poter instaurare un dialogo continuo con chi sul territorio si occupa di promozione turistica, incoming, eventi, per stringere partnership. Mi è parso spesso di percepire molta frammentazione di forze, ciascuno coltiva il "proprio orticello" con conseguente dispersione di energie mentre mai come in un periodo complicato come quello che stiamo vivendo l'unione potrebbe fare la forza. Unire realtà che, pur cercando fini simili non sono mai riuscite a collaborare probabilmente è un'utopia. Ma quando sono partito con l'idea di "Langhe" era anche un'utopia pensare di poter aggregare così tante persone. Ma alla fine è successo...”