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Attualità | 26 gennaio 2013, 11:15

Una rete di solidarietà per le esigenze dei cittadini di Bra

Presentato il progetto “Una città, un unico cantiere”. Contribuzione ai servizi sociali estesa a tutti

Bruna Sibille

Bruna Sibille

Una rete di protezione che avvolge l’intera Bra, in un periodo di forte crisi economica. Rete le cui maglie sono intessute dai diversi soggetti che operano nella città della Zizzola, con l’amministrazione comunale, il mondo delle istituzioni, quello del volontariato sociale, la fondazione bancaria cittadina, le parrocchie, le organizzazioni sindacali, il mondo delle imprese e i singoli cittadini, chiamati tutti a fare fronte comune in uno dei più prolungati periodi di stagnazione della nostra economia. Sono stati presentati, questa mattina venerdì 25 gennaio 2013, in municipio alcuni dei tasselli che permetteranno la realizzazione dell’iniziativa “Una città, un unico cantiere”, che poggia anche sulle nuove modalità d’azione che l’amministrazione civica si è data in materia di aiuti alle persone in difficoltà.

Possiamo darci obiettivi di coesione sociale solo tenendoci per mano, muovendo qualche passo tutti insieme nella stessa direzione” – ha detto il sindaco Bruna Sibille, che ha rammentato come  l’amministrazione abbia cercato di aprire una strada di confronto a tutto tondo “perché anche l’istituzione, se è sola, non è in grado oggi di dare le risposte che consentano di redistribuire tra tutti anche il poco che c’è. Mettendoci in rete, aiutandoci, possiamo proseguire il cammino perché oggi non ritengo sia etico non prestare attenzione alla realtà difficile che ci sta intorno”. Per questo è stato ipotizzato un meccanismo di “adozione di vicinanza, non per sostituire quella a distanza che è sempre utilissima” – ha detto ancora la prima cittadina – “ma coinvolgendo tutti, anche con piccoli gesti, perché ognuno ha la possibilità di contribuire. Tenendoci per mano, in modo che nessuno possa fare passi indietro”.

Per questo sarà data la possibilità di versare direttamente su un conto corrente comunale (il cui codice Iban è IT88Y0609546040000010801357) sul quale specificare e vincolare qualsiasi importo a quattro macro categorie di interventi in campo sociale. A seconda della causale i fondi saranno destinati all’attivazione di tirocini e borse lavoro, all’emergenza abitativa, alla povertà alimentare o al fondo per i prestiti agevolati. Primi versamenti già nel corso della presentazione, con il gruppo giovani dell’unità pastorale che ha destinato a una duplice finalità (lavoro e casa) gli 850 euro raccolti dalla vendita di lavoretti nei mercatini di Natale e 6.000 euro dal comitato interquartieri, destinati a finanziare borse lavoro, come ricavato dalla merenda solidale organizzata dai comitati di frazione e quartiere cittadini.

L’amministrazione comunale sta facendo la sua parte, pur in un periodo di forte difficoltà per le nostre finanze, andando a quintuplicare nel 2013 i fondi in bilancio destinati a progetti assistenziali” – ha detto l’assessore alle politiche sociali Giovanni Fogliato, mentre il presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Bra Donatella Vigna ha ricordato come la fondazione abbia concentrato la sua attenzione quest’anno sull’emergenza abitativa (con un contributo di ventimila euro) “cercando di studiare altri interventi per gli anni a venire, visto che per noi l’emergenza sociale è al primo posto nella scala di priorità”. Fondi destinati ad alimentare le disponibilità anche quelle destinate dalla consulta comunale del volontariato che, per bocca del suo presidente Raimondo Testa, ha lavorato in modo da rendere “possibile il mettere da parte i campanilismi delle singole associazioni per un importante progetto comune”.

Per don Giorgio Garrone, parroco di Sant’Andrea e coordinatore dell’unità pastorale, “quella messa in campo è politica alta, visto che va a preoccuparsi direttamente dei bisogni dei cittadini. Come comunità ecclesiale sentiamo poi il bisogno di educare, sia nel fare squadra sia nel donare. Le persone ci chiedono non tanto di essere assistite quanto di rendersi utili, perché è questo che mantiene la dignità della persona umana. Dobbiamo perciò collaborare per creare delle occasioni, anche minime, per dare lavoro a chi lo ha perso o non riesce ad ottenerlo”. Collaborazione anche da parte del mondo delle imprese, con la vicepresidente dell’Ascom Bra, Luciana Bonetto, che ha annunciato un’iniziativa di collaborazione sulla povertà alimentare che coinvolgerà i diversi esercenti cittadini impegnati nei settori della vendita o produzione di generi alimentari. In ultimo il sindaco Sibille ha dato notizia che, attraverso i risparmi ottenuti dai fondi utilizzati per sistemare le ex carceri di piazza Caduti per la libertà, saranno recuperati anche locali dismessi del palazzo municipale per creare un front office dedicato per gli utenti dei servizi assistenziali.

V.A.

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