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Politica | 27 gennaio 2013, 12:13

Bonino: La riforma dei trasporti cuneesi è stata condivisa sin dall'inizio con enti e rappresentanti locali

Bonino: La riforma dei trasporti cuneesi è stata condivisa sin dall'inizio con enti e rappresentanti locali

L'assessore regionale ai Trasporti Barbara Bonino risponde alle polemiche di questi giorni sui servizi di trasporto pubblico cuneesi.
"La riorganizzazione del sistema trasportistico cuneese è frutto della condivisione con gli enti locali: il servizio è stato modificato per venire incontro alle richieste dei pendolari, che chiedevano treni più veloci e puntuali - afferma - Il nuovo orario entrato in vigore a dicembre risponde a queste due richieste, visto che i tempi di percorrenza sono diminuiti e gli indici di puntualità sfiorano il 100%. Sono state eliminate alcune fermate intermedie per velocizzare i collegamenti interpolo, ma agli utenti sono stati garantiti servizi alternativi. Non abbiamo lasciato nessuno a piedi. Prova ne è che le lamentele in questi primi due mesi di servizio sono state pochissime: la maggioranza silenziosa apprezza e approva la nostra riforma. Il collega ligure Vesco sta soltanto alimentando allarmi inesistenti cercando di cavalcare l'onda della protesta per meri fini elettorali. La verità è che nonostante la contrazione delle risorse statali la Regione Piemonte si sta battendo con le unghie e coi denti ai tavoli romani per difendere i servizi di tpl nel rispetto delle esigenze del territorio, a differenza di quanto è accaduto nel quinquennio di governo Bresso targato Pd, quando il trasporto pubblico è stato letteralmente ignorato. Invece di venire a fare campagna elettorale in Piemonte, Vesco ci spieghi piuttosto perché in sede di Conferenza delle Regioni si è opposto alla proposta di introdurre criteri di premialità per l'assegnazione delle risorse. Sia chiaro, comunque, che consideriamo inaccettabile il velato ricatto del collega ligure: non si può permettere di tagliare i servizi ferroviari tra Arquata e Genova passando sopra la testa delle centinaia di pendolari che li utilizzano quotidianamente".
Diverso è il caso delle riduzioni nei trasferimenti alle Province per i servizi di tpl.
"Il problema è di carattere nazionale e deriva dalla contrazione di risorse messe a disposizione dallo Stato - prosegue l'assessore - Stiamo lottando per limitare i danni ed efficientare il sistema e chi usa questo argomento per fare campagna elettorale fa solo del male al territorio, perché incrina la concordia istituzionale necessaria per resistere ai tagli di Roma. Non dimentichiamoci poi che la Regione ha affidato alle Province i servizi di trasporto delle linee ferroviarie sospese, limitando così,  o in taluni casi annullando, le riduzioni nei trasferimenti per il tpl".

c.s.

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