"Sulle assenze dai Consigli della CM del Monviso, il desaparecido Anello ha perso una buona occasione per tacere"

Sig. Direttore,

è stupefacente constatare come il buon Anello, desaparecido dalla Comunità Montana del Monviso, come lo era stato da quella della Valle Varaita, dove ricopriva l’incarico di assessore, abbia perso una buona occasione per stare zitto.

E’ fin troppo evidente che l’ex candidato alla presidenza della Comunità dal momento in cui non ha avuto il ruolo a cui ambiva, e passati i primi tempi in cui ha dato sfogo alla sua oratoria, abbia perso interesse per il giocattolo. Da oggetto del desiderio la Comunità è diventato un ente da sopprimere, poiché inutile. Oggi ci spiega che bisognerebbe finanziare la legge Carlotto! Dimentica che quella legge un tempo elargiva alle comunità montane italiane ben 300 miliardi di lire e se oggi è abbandonata dobbiamo dire anche e soprattutto grazie al suo partito ed al governo Berlusconi che hanno tolto anche i pochi milioni di euro rimasti del Fondo nazionale  per la montagna che la legge Carlotto aveva istituito.

Se oggi i consigli dell’Ente vanno deserti dobbiamo anche ringraziare il clima di sfacelo a cui ci hanno portato, dapprima le unioni forzate della legge Bresso, e poi il massacro istituzionale voluto dalla Maccanti e dalla Giunta Cota.

Io non faccio più parte della maggioranza della nostra comunità Montana, ma ai consigli continuo ad essere presente, poiché questo è il mandato che mi è stato affidato, ma anche perché non ho alcuna voglia di contribuire a denigrare il lavoro che le comunità montane hanno fatto in quarant’anni di vita e le professionalità dei tanti che ci hanno lavorato e ancora ci lavorano.

Se Anello la comunità montana la guarda “da lontano”, non possiamo dire che guardi da vicino la valle Varaita di cui è consigliere provinciale. Abbiamo una strada che è in uno stato pietoso, veda di muoversi prima che succedano incidenti gravi.

In quanto alla strada provinciale del Colle dell’Agnello che, appena eletto sembrava volesse far aprire già in inverno, mi sa che quest’anno, se non mettiamo i soldi noi, facciamo prima ad aspettare che si sciolgano le nevi, piuttosto che vi provveda la Provincia di Cuneo.

Cordiali saluti.

Dino Matteodo