/ Attualità

Che tempo fa

Attualità | 27 novembre 2013, 12:02

I chilometri di “piste ciclabili” di Cuneo? Ottimi marciapiedi, per pedoni, per cani e, in molti casi, per parcheggio automezzi

Lo sostiene un “ottuagenario ricco, non di salute, ma di chilometri percorsi in bici”: Lorenzo Garro

I chilometri di “piste ciclabili” di Cuneo? Ottimi marciapiedi, per pedoni, per cani e, in molti  casi, per parcheggio automezzi

 

Sono un ottuagenario ricco, non di salute, ma di chilometri percorsi in bici.

La bici, oltre l’adorata famiglia, ha cadenzato i vari momenti della mia vita ed ora, per mancanza delle forze mi si presenta ostile, limita le uscite e riduce a 20/30 i chilometri di percorrenza.

In questo periodo sono colpito dalle continue rimostranze pubblicate su organi di stampa, aventi per  tema  “i ciclisti”.

Come si deduce  dagli scritti, questi,  sono indigesti sia agli automobilisti che ai pedoni  e per loro dovrebbero “sparire”.

Io  sono  “trino” cioè automobilista, pedone e ciclista e come tale intendo inserirmi nella diatriba.

Già nel maggio 2011  espressi l’opinione che la città di Cuneo non aveva piste ciclabili, e lo stesso concetto, per lo scrivente,  è valido oggi.

I chilometri di “piste ciclabili” esistenti in Cuneo io  li definisco “ottimi marciapiedi”, per pedoni, per cani e, in molti  casi, per parcheggio automezzi.

Sulla  pista ciclabile a doppio senso di corso Giolitti  i pedoni, spesso, camminano non sotto i portici o sulla porzione di marciapiede a loro riservata ma sulla pista e sottolineo la confusione dal Liceo.

Quella di via Bassignano è impraticabile, capisco il tratto prospiciente all’Ospedale, dove la gente fortemente preoccupata non pensa ad  attuare le regole ma, nel lungo e rimanente tratto che va da via Schiapparelli  a corso Gramsci, la pista viene usata da pedoni che camminano appaiati, da chi transita con cani legati a lunghi  guinzagli e, durante i periodi caldi, è prolifico il transito dei passeggini estremamente pericolosi perché, con il giro dei pedali, può essere involontariamente colpito il bimbo.

La pista su marciapiede di via Vecchia di Borgo oltre ai tanti cani che si trovano a loro agio fra  le esistenti piante, è frequentatissima  da persone di una certa età che regolarmente appaiati  vanno o tornano,  chiacchierando amabilmente, dal supermercato.

Corso Gramsci  specie nella zona alta verso corso Monviso è costantemente occupata  capannelli di pènsionati che allegramente conversano.

Quanto sopra vale anche per gli altri tratti di conclamate piste ciclabili.

Per il momento conosco una sola “pista ciclabile” ed è quella semplice striscia di asfalto colorato di  rosso all’esterno della sede stradale che collega Roccavione a Robilante, un sicuro nastro stradale su cui non si affacciano pericolose uscite di case.

A  chiusura affermo che ognuno di noi scarica  sugli altri ciò che gli reca  disturbo o disagio  e  sorvola sulle proprie inosservanze delle regole, quindi copiando la conclusione  della signora, vivamente spero, pur sapendo che è impossibile, che “ognuno tenga il suo posto attuando scrupolosamente le norme”.

Lorenzo Garro

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium