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Curiosità | 04 febbraio 2014, 16:10

Un Boss in incognito: Giovanni Battista Pizzimbone protagonista su Rai2

Facendo zapping in televisione si può vedere di tutto ed è così che ieri in prima serata su Rai Due, si poteva guardare Giovanni Battista Pizzimbone intento a ramazzare le strade oppure raccogliere la differenziata insieme ai suoi dipendenti. La trasmissione in questione si chiama ‘Un Boss in incognito’ e mira a portare tra i dipendenti i capi di alcune delle più rinomate aziende italiane.

Un Boss in incognito: Giovanni Battista Pizzimbone protagonista su Rai2

Facendo zapping in televisione si può vedere di tutto ed è così che ieri in prima serata su Rai Due, si poteva guardare Giovanni Battista Pizzimbone intento a ramazzare le strade oppure raccogliere la differenziata insieme ai suoi dipendenti. La trasmissione in questione si chiama ‘Un Boss in incognito’ e mira a portare tra i dipendenti i capi di alcune delle più rinomate aziende italiane.

Il boss in questione è una persona ben nota tanto sul territorio nazionale ma soprattutto nella provincia di Imperia, per chi non lo sapesse Pizzimbone è il presidente del gruppo Biancamano (colosso dal fatturato di 250milioni di euro ndr). Sotto copertura, nei panni di ‘Marco’, l’imprenditore ha lasciato abiti firmati e la sua villa in costa Azzurra per unirsi ai dipendenti della Aimeri. Come hanno candidamente spiegato nel corso della trasmissione, non c’era bisogno che Pizzimbone si mascherasse perché nessuno dei dipendenti l’aveva mai visto o conosciuto. 

La trasmissione era ambientata tra Saluzzo e Mondovì nel basso Piemonte, offrendo sicuramente un bel quadro sul fare impresa. Qui in Liguria però la mente non può che andare alle tantissime proteste dei dipendenti Aimeri sotto al Comune di Sanremo. Viene da chiedersi che cosa sarebbe successo se anziché esser girata nel basso Piemonte la trasmissione fosse stata nella città dei fiori, chissà se i lavoratori sarebbero stati tutti così cordiali e contenti.

Nei panni di un perfetto operatore ecologico, pettorina gialla fluorescente, Pizzimbone ha modificato leggermente il suo aspetto indossando un orecchino e lasciando la barba incolta. Il boss di Aimeri si è confrontato così con gli aspetti più umili di questa sua società. Ai dipendenti, secondo quanto spiegato da Costantino Della Gherardesca, dominus della trasmissione, era stata giustificata la presenza delle telecamere con la scusa di un documentario sul mondo del lavoro. Persino la scritta ‘Aimeri’ sui camioncini della raccolta rifiuti era stata coperta con del nastro adesivo bianco, così come le insegne sulle pettorine dei lavoratori.

Preparata o no, la trasmissione ha riservato anche qualche momento 'strappalacrime' quando Pizzimbone si è confrontato con la quotidianità, spesso dura di alcuni dipendenti. Tanti i problemi analizzati, si va dai sacrifici fatti da alcuni lavoratori con lo stipendio che non copre tutte le spese, ai contratti in scadenza, passando per il rischio di rimanere senza un lavoro, ma anche toccando il problema delle forniture aziendali ed i mezzi che andrebbero rimessi a posto.

Ironico vedere il presidente di Aimeri mentre apre il cassone di raccolta umido e racconta di non aver mai sentito un odore così schifoso, anche se poi si è dovuto ricredere raggiungendo i servizi igienici di un ufficio usato dai lavoratori. Spazio anche alla sicurezza sul lavoro, dove Pizzimbone ha ripreso chi non usava il casco nel centro smaltimento per rifiuti elettronici.

“Adesso mi alzo presto al mattino con la mente sgombra, perché non ho la responsabilità del capo, prendo ordini… - confessa Pizzimbone - Sto imparando da queste meravigliose persone a lavorare e mi riempie il cuore di gioia. Le persone fanno tutto. Un’azienda è fatta di persone. Io punto molto con le persone e cerco di entrare nella sfera famigliare delle problematiche dei miei collaboratori perché se posso risolvere dei problemi so che danno tranquillità alla mente. Questa esperienza ha tirato fuori la parte più semplice, più umile e di ascolto per intercettare le emozioni che mi danno queste persone”.

La puntata si è chiusa con la rivelazione dell’identità ai dipendenti, non sono mancate le critiche ad ognuno loro ma gli è stato concesso anche un desiderio. Tanti i regali dispensati da Pizzimbone: un viaggio, due giorni di corso di guida sicura con la moto, il regalo per i figli dei dipendenti, un aumento in busta paga e persino un contratto a tempo indeterminato. Ed alla domanda finale, dove è stato chiesto al boss se avrà nostalgia di questa esperienza, l'imprenditore ha risposto: "Mi mancheranno i momenti di spensieratezza e semplicità di Marco. Mi sono tenuto l’orecchino perchè mi ricorderà i volti meravigliosi dei dipendenti".

Stefano Michero

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