Anche a Cuneo Eataly fa la solita manfrina. Il Comune, coi cospicui fondi per il recupero del centro storico, sistema piazza Foro boario e la tettoia Vinaj, e cerca qualcuno che vi installi un centro dell'eccellenza eno-gastronomica tipo Eataly, e il patron della medesima, cioè Natale Farinetti più noto come Oscar dal secondo nome (forse perché più commerciale visto che ricorda gli Oscar cinematografici), si offrirebbe - pare - di aprirvi una sede.
Certo Cuneo non è New York o una grande città, nella Granda c'è già una sede ad Alba, ma tant'è (e poi non è compagno di vita di sua sorella Paola l'ex capostazione e cantastorie cuneese Gianmaria Testa?).
Farinetti è abituato a fare dei beau (e redditizi) geste. Lo ha fatto ad esempio a Torino dove il Comune spese a suo tempo dei bei milioni per sistemare l'area attorno alla ex Carpano in cui la multinazionale dei tajarin si era piazzata. Idem a Roma alla Ostiense, dove per altro Eataly ha ridato vita a una zona degradata. A suo tempo voleva convincere la Fondazione Crc a comprarsi i tenimenti vinicoli di Fontanafredda a Serralunga dal Monte dei Paschi di Siena. Adesso aprirà Cuneo? Forse. Perché per lui è sempre… Natale
(27.- continua)