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Attualità | 16 febbraio 2014, 13:59

Misteri sotterranei a Roccasparvera: inizia l’indagine

Una ricerca in collaborazione fra Comune e il Politecnico di Torino

Misteri sotterranei a Roccasparvera: inizia l’indagine

Un’antica e maestosa fortezza distrutta, che un tempo dominava Roccasparvera. Più a valle, l’intatta porta Bolleris, risalente al XIII secolo, e altre tracce più o meno nascoste che rivelano l’impianto dell’antica roccaforte. Nel sottosuolo, un cunicolo percorribile e indizi di passaggi e cavità sotterranee ancora da scoprire. Su tutto ciò l’amministrazione guidata dal sindaco Guido Olivero ha ora deciso di indagare, a coronamento di un percorso di riscoperta e ripristino dell’antico impianto del paese e di cura dell’equilibrio fra insediamento e ambiente circostante.

I sondaggi nell’area storica si focalizzeranno su una decina di punti, compresi fra il fiume che taglia in due il paese e la collina su cui sorgeva la fortezza: aree comprese o prospicienti al Parco Fluviale Gesso e Stura, a cui l’amministrazione ha deciso di aderire non appena insediata.

Il progetto sarà svolto con la collaborazione scientifica del Politecnico di Torino, i cui docenti coordineranno un gruppo di giovani laureati, incaricati di studiare le porosità e i vuoti del sottosuolo e di redigere un piano di studio, recupero e valorizzazione da attivare subito e da chiudere nei prossimi anni.

Si arriva a queste ricerche nell’area della fortezza dopo una lunga serie di iniziative in campo ambientale, storico e paesaggistico: dal recupero dell’antico forno di comunità, alla valorizzazione delle antiche fontane del paese, al rifacimento dell’illuminazione pubblica in un’ottica di risparmio energetico e di caratterizzazione del centro storico di impronta medioevale, alla ripavimentazione in pietra delle piazze e del tratto di strada sotto porta Bolleris, al ripristino dei muretti a secco, alla segnalazione su pergamene di ferro-corten dei monumenti storicamente più significativi dell'antico borgo medioevale. Il percorso è continuato ora con la schermatura in pietra di alcune delle più impattanti opere murarie in cemento armato, risalenti agli ultimi decenni, su cui è stato coinvolto anche il Liceo artistico di Cuneo.

R.G.

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