Sei mesi per ottenere risposta, peraltro dopo sollecito. Tanti ne sono trascorsi da quel 10 maggio 2013 - quando l’architetto Renato Maurino comunicava al sindaco di Crissolo Aldo Perotti, rifacendosi “all’intento maturato dopo scambi e approfondimenti intercorsi con l’ex sindaco Piero Reverdito nell’ultimo periodo del suo mandato di voler fare dono alla comunità crissolina dello stabile sito in via Pian del Re, già sede dell’albergo ‘La Meira’, al fine di dotare il paese di un contenitore culturale di uso pubblico, primariamente finalizzato alla trattazione e alla divulgazione delle problematiche del paesaggio e dell’architettura di montagna” - a quel 12 novembre 2013, quando il sindaco Perotti ringraziava Maurino “per il generoso gesto che arricchirà l’intera comunità di un’importante infrastruttura”.
Ed altri 5 mesi circa per mandare tutto all’aria, per il patatrack che nessun si aspettava, “cucinato” dal sindaco Aldo Perotti nel corso del Consiglio Comunale di mercoledì 9 aprile scorso. Con un discorso che tutti si attendevano diverso e con un briciolo di (anche finta) gratitudine: “Non ho molta stima di Renato Maurino, ma da sindaco non voglio creare danno al Comune che guido e pertanto propongo al consiglio di approvare la sua donazione del fabbricato ex albergo 'La Meira' di via Pian del Re, che necessita di tanti lavori ma ha il tetto ‘a posto’, ma in lamiera, a conferma di quanto a volte si predichi bene e si razzoli male (“Certe valutazioni, prima essere fatte oggetto di denigrazione, andrebbero calate nel periodo storico dell’esecuzione dell’opera” dirà Maurino). Maurino si è anche proposto come collaboratore progettuale a costo zero, ma il suo ‘gratis’ – io lo so meglio di altri – è da prendere con estrema cautela, con le pinze… Vedremo”.
Affermazioni che non sono andate giù al vulcanico architetto, crissolino autentico anche se attualmente risiede a Ostana: ma come, ti regalo un immobile e tu mi ringrazi esprimendo il tuo disprezzo nei miei confronti?
Che a caldo replica con quella che definisce “una reazione compassionevole agli insulti ricevuti”.
“Le valutazioni a mio riguardo espresse in Consiglio Comunale dal sindaco Perotti – dice con un sorriso largo così il guru locale dell’architettura alpina - meriterebbero una querela per diffamazione, non fosse che i pareri negativi provenienti dal personaggio in questione possono essere considerati come motivo d’orgoglio”.
E che - meno a caldo - ma presto, replicherà anche con i fatti.
"Ritirando quanto prima - ci ha detto - l’offerta di donazione in favore del Comune di Crissolo e destinando l’ex albergo a un Ente o a un’Associazione che riterrò più meritevole e magari anche più affidabile".
L’unica cosa logica e forse scontata, pur se clamorosa, di questa storia nata bene, gestita male e finita ancora peggio.
Altro che “non creare danno al Comune”…