Con tanti “se”, molti “ma” e parecchia diffidenza il Comune di Crissolo accetta il dono dell’architetto Maurino: l'ex albergo "La meira"

“Non ho molta stima di Renato Maurino, ma da sindaco non voglio creare danno al Comune che guido e pertanto propongo al Consiglio di approvare la sua donazione del fabbricato ex albergo “La Meira” di via Pian del Re. Maurino ci ha posto, quale unico vincolo, la sua destinazione che dovrà essere finalizzata ad attività sociali al piano terra (mostre, biblioteca, convegni, conferenze), mentre le camere dei piani superiori potrebbero destinate ad dare ricovero ad ospiti illustri oppure ai relatori degli eventuali convegni. Mi fermerei qui, mettendo come vincolo – per l’accettazione del fabbricato, che ha il tetto ‘a posto’ ma in lamiera, a conferma di quanto a volte si predichi bene e si razzoli male (Maurino è uno strenuo difensore, nonché guru locale, dell’architettura alpina: ndr) – il fatto che faremo i lavori di restyling quando i bilanci ce lo permetteranno. Maurino si è anche proposto come collaboratore progettuale a costo zero, ma il suo ‘gratis’ – ed io lo so meglio di altri – è comunque sia da prendere con estrema cautela, con le pinze. Vedremo, valuteremo…”.

Dopo questo niente affatto affettuoso (ed a tratti anche fuori luogo) discorso introduttivo fatto dal sindaco Aldo Perotti – che in passato, da presidente della Comunità Montana Valle Po, ha dovuto sborsare migliaia e migliaia di euro per una causa promossagli proprio dal vulcanico e non più giovane architetto di Ostana – il Consiglio Comunale di Crissolo di mercoledì sera ha accettato l’atto di donazione di Renato Maurino ed è diventato virtualmente il legittimo proprietario di quella che un tempo in paese era nota come il “Caffè delle guide”.

Ora l’atto notarile.