Flavio Briatore, imprenditore nato a Verzuolo, personaggio chiacchierato e discusso, qualunque cosa faccia, è intervenuto all'Università Bocconi di Milano in qualità di docente, ospite della conferenza “Manager del domani tra teoria e prassi”.
Tutto ci si sarebbe aspettato di sentir dire da lui - piaccia o non piaccia, si è dimostrato un abilissimo imprenditore, soprattutto di se stesso - tranne quello che ha detto agli studenti: "Non voglio portare sfiga, ma per voi non ci sono opportunità. Fate un lavoro normale, magari apritevi una pizzeria. Così se fallisce almeno vi mangiate una pizza. Se fallisce la start up non vi rimane nemmeno quello”.
E poi ha raccontato del suo locale a Montecarlo, dove lavorano un centinaio tra ragazzi e ragazze, tutti italiani. "Guadagnano fino a 5000 euro al mese di mance, e sono 5000 euro al mese veri, perché sulle mance i clienti non fanno fatture”.
Il manager ha consigliato ai giovani studenti di dedicarsi ad attività normali, a quelle manuali, di tornare a scoprire l'artigianato. Sono pochissimi i laureati, anche se provenienti dalla prestigiosa Bocconi, che riescono a diventare direttori generali o amministratori delegati.
Quindi meglio lasciar perdere le start up, che sono fuffa secondo Briatore. Decisamente meglio aprire una pizzeria. E non ha tutti i torti: secondo i dati diffusi dalla CGIA di Mestre lo scorso mese di aprile, quello del pizzaiolo continua ad essere un lavoro sul quale investire. Insomma, un mestiere anticrisi.