Nel 1988 quando iniziammo la nostra avventura non c'erano i cd, così portavamo una cassetta promozionale nelle birrerie. Cercavamo spazi dove suonare, per farci conoscere. La cassetta si intitolava "Figli di un Do Minore", titolo che dopo qualche anno sarebbe stato riutilizzato da un artista molto più titolato di noi. Molte volte non venivamo considerati all'altezza e ci chiudevano la porta in faccia.
Ma quando trovavamo un ingaggio e la possibilità di esibirci, scattava la festa e il coinvolgimento del pubblico era la regola. Spazi raccolti, birra e amici, l'atmosfera calda, tutte condizioni essenziali per la riuscita della serata. Poi sono venuti i grandi spazi, più di mille concerti, 26 anni in giro per l¹Europa, e quell'atmosfera un po' si è persa; la gioia disuonare tra amici per il gusto di suonare e fare festa, bere una birra in compagnia, scambiare due battute con il pubblico.
Sono passati gli anni ma la voglia di divertirci è rimasta immutata, e così visto che tutti parlano di crisi e nessuno fa nulla per uscirne, abbiamo pensato di tornare a fare quello che ci piace di più e che ci ha spinto nel 1988 ad intraprendere questa avventura: suonare tra amici, in spazi dove la distanza dal pubblico è pari allo zero, dove poter parlare e raccontarci, e ripercorrere insieme 26 anni di Persiana Jones.
La formazione è quella delle ultime date, la strumentazione e l'amplificazione ridotte rispetto al solito, non in acustico ma quasi.La voglia è la stessa degli ultimi anni... dal 1988.Perché Le Baladin? per un gruppo che fa musica con il cuore è giusto andare dove la birra viene fatta nello stesso modo. Senza secondi fini, per il gusto di farlo.












