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Attualità | 29 ottobre 2014, 09:31

Monchiero: reliquie ed imminente felicità nell'opera di Oliver Hickmet

Intervista con l'artista londinese nella residenza artistica dell' Antico Borgo, nell'ambito di “Artist in Residence 2014”

Oliver Hickmet

Oliver Hickmet

Entriamo e lo vediamo al lavoro, tra decine di piscine disegnate e colorate con appropriate sfumature di blu; non di rado arricchite di elementi grafici più chiari, ad indicarne il contenuto acquoso. Sembra che l'acqua lo abbia plasmato, al punto da far assurgere la sua arte a punto alto di una visione complessa che comprende questo elemento vitale e ne fa metafora del vivere circondati da apparizioni, messaggi, ovvero passaggi epifanici e raffigurazioni.

Ma procediamo con ordine: ci siamo imposti, per la visita nel suo studio voluto da Martini Arte Internazionale (http://www.martinart.it/) , una durata dell'intervista non superiore ai trenta minuti. Coadiuvati da ben due addette dell' Art Living Hotel annesso al Santuario della Madonna del Rosario, il nostro voler procedere svelti per scoprire le matrici artistiche che stanno alla base del non banale lavoro di Oliver lascia ben presto spazio alla rassegnazione. Sopraffatti dalla piacevole e dissacrante volontà dell'artista di far pervenire, prima ancora dei richiami al proprio agire al cospetto della tela e dei meccanismi relativi ad una ben cooordinata miscela di foto e video, l'imperituro messaggio che recita così: “In ciascun Shopping Center che si ha modo di visitare si vede la replica di quello visitato il giorno precedente”.

Niente male, come inizio, si dirà! Ma... che c'entra mai il mondo sempre uguale e livellato delle grandi catene commerciali col modo di procedere verso l'elaborazione artistica? Ebbene: secondo Hickmet il punto di partenza per creare un mondo che genera sensazioni, percezioni, quant'altro in ordine alla fruizione dell' Opera può ben partire, e semplicemente, da Lì. Da quei messaggi che in quel contesto di standardizzazione massificato, alla mercè dell' acquirente che espleta la funzione di consumatore, partono ed arrivano non già al loro obiettivo finale che è figlio del professionista  pubblicitario, bensì a chi, come “il nostro”, sa raccoglierli per trasportarli in un contesto dove alfine ci si interroga sul come le cose appaiono come sono nella realtà.

In una parola: se Oliver Hickmet, pellegrino itinerante da uno stage artistico ad un altro, raccoglie, con gli strumenti che la moderna tecnologia digitale gli mette a disposizione, tutto il pullulare di richiami che il mondo comunicativo gli versa a piene mani (ad esempio) in un albergo, la selezione e la messa a punto finale di quella massa di elementi divulgativo-pubblicitari fa nascere (meglio: Può Far Nascere) un'opera d'arte che non conterrà, negli occhi di chi la guarda, la matrice originale (fatta magari di un manifesto pubblicitario piuttosto che di un video promozionale) bensì la Nuova Visione, agognata, pura, fantasiosa, libera, che ogni mente analizzante vorrà partorire.

E dopo tutta questa lunga dissertazione (che, si badi, veniva dall'artista, a singhiozzo,  portata avanti tra veloci puntate verso il PC portatile e verso svariati punti dello studio alla ricerca di chissà quale prezioso elemento capace di far meglio comprendere il tutto) ecco che finalmente, rintracciato tra decine di Files, partiva la Somma di tutto il ragionamento: dal risonante titolo “a foreboding scene of impending happiness “, che evoca una traduzione del tipo “ una scena che lascia presagire imminente felicità”, ecco 2 minuti e 45 secondi per lo più acquei che, lo si scopre parlando con colui che li ha generati, sono “soltanto” espressione del “fissaggio” di messaggi comunicativi (manifesti, foto, video di cui si disse prima) “asportati” in occasione di visite a luoghi deputati allo svago/soggiorno/commercio... e l'elenco potrebbe continuare, all'insegna del “vivere in uno Shopping Center sempre uguale e già visto”.

Una analisi precisa e delicata, fatta dell'usuale che si trasforma in sogno. Così, agli occhi del fruitore finale dell'opera, può apparire (il condizionale è d'obbligo, l'arte essendo soggetta ad interpretazione) il condensato che, grazie alla mirabile potenzialità racchiusa in un Giornale Online, siamo in grado, qui, alfine, dopo aver augurato al giovane artista britannico una lunga ed onorata carriera, di mostrarvi: http://vimeo.com/99243126

Marco Roascio

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