Lunedì 9 marzo, la Camera di commercio di Cuneo, in collaborazione con Unioncamere Piemonte e REF Ricerche, ha presentato i risultati del Rapporto sulle Tariffe del servizio idrico integrato e del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti 2014, che fa seguito al precedente monitoraggio commissionato dall'ente cuneese nel 2011.
Le elaborazioni sono state compiute a partire dai dati contenuti nel Repertorio Amministrativo delle Tariffe e degli Atti ufficiali dei Servizi Pubblici locali (repertorio TASP), strumento di trasparenza e pubblicità delle tariffe praticate alle utenze finali, consultabile liberamente all’indirizzo http://piemonte.repertoriotariffe.it. Attraverso il Repertorio TASP è possibile conoscere la spesa delle imprese per il servizio idrico e per la raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani nei comuni piemontesi con più di 5mila abitanti e accedere a delibere e regolamenti del servizio.
Il repertorio TASP contiene informazioni desunte da una pluralità di fonti, quali deliberazioni dell’organo competente (Autorità d’Ambito, Giunta Comunale, Consiglio Comunale) e siti internet delle istituzioni e dei gestori del servizio. Consultando il repertorio TASP è possibile, inoltre, ottenere informazioni sulle tariffe praticate, sulle agevolazioni e le scontistiche riservate a particolari categorie di utenza e sulle condizioni generali del servizio.
“Il benessere di un territorio e la sua capacità di accrescere la competitività delle imprese che vi operano si misurano anche attraverso i costi dei servizi pubblici locali – ha commentato Ferruccio Dardanello, presidente dell'ente camerale. Il monitoraggio delle tariffe dei servizi pubblici offre un quadro di grande interesse e attualità non solo per le imprese, ma anche per gli attori istituzionali e gli organi politici, base indispensabile per costruire un'adeguata programmazione del territorio e degli investimenti. Dai dati presentati emerge che ai minori costi sostenuti dalle imprese cuneesi, per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, corrisponde invece una maggior convenienza della realtà torinese nelle tariffe idriche”.
A questo proposito emerge un dato che induce alla riflessione: Cuneo, terra ricca di acqua, assiste a una perdita del 40% di quella immessa in rete, a fronte di una dispersione media nazionale che, pur elevata, è pari al 30%. È tempo che gli enti facciano sistema e affrontino congiuntamente queste problematiche, per avviare gli investimenti indispensabili a garantire a cittadini e imprese acqua pulita, senza interruzioni e con minori perdite, con uno sguardo alle problematiche che la gestione dell'acqua inevitabilmente porta con sé: la tutela dell'ambiente e il problema del dissesto idrogeologico, ancora oggi troppo presente in Piemonte.














