Il Comune di Crissolo è pronto a rivedere ed a riconsiderare la sua ferma posizione di chiusura nei confronti del Parco Naturale del Monviso espressa a più riprese dal sindaco Aldo Perotti. Una marcia indietro perlomeno parziale, che Crissolo – pur ribadendo il concetto “per cui la natura non può prevalere sulle esigenze dell’uomo pur nella consapevolezza che ‘l’uomo sapiens’ deve saper convivere e rispettare la biodiversità ed il montanaro che, pertanto, deve poter operare nel suo quotidiano nelle ‘terre alte’, non essere subordinato a stringenti vincoli, bensì a norme che consentano un corretto equilibrio tra sviluppo e conservazione” – subordina all’accettazione di alcune osservazioni e richieste di modifica che nei giorni scorsi la Giunta (assente il solo Mauro Maccarini) ha approvato e successivamente inviato in Consiglio Regionale.
La “mossa” del Comune, - i cui 5.160 ettari del territorio risulterebbero occupati per 2.318 ettari dal Parco naturale del Monviso, per 240 ettari dalle Aree contigue del sistema del parco del Po e per 17 ettari dalla Riserva naturale della Grotta di Rio Martino per un totale di 2.575 ettari. Complessivamente si avrebbero pertanto ha. 2575 di aree protette pari a circa il 50%, dell’intero territorio comunale – affonda le sue radici in un.a convinzione: quella che, comunque vadano le cose e per tanto che si sbraiti, la Regione porterà “a compimento il disegno di legge al fine di definire celermente il commissariamento attualmente in corso degli enti parco accorpando alcuni enti di gestione di aree protette con l’obbiettivo di razionalizzare le risorse”. E che dunque il Parco Naturale del Monviso, checché ne pensino cacciatori, margari, agricoltori e montanari, ma non solo, nascerà forse prim’ancora che ce lo si aspetti.
Cosa propone, dunque, alla Regione il Comune di Crissolo mentre lamenta un ruolo del tutto marginale nella gestione del Parco, con scarsa possibilità di incidere a livello decisionale a cominciare dalla stesura del piano di area e si chiede se su questo punto verrà mantenuto l’attuale piano d’area del Po, se verrà redatto il nuovo piano d’area per il parco del Monviso o se in alternativa, verrà modificato il piano d’area del Po estendendolo al Parco del Monviso ed alle altre riserve naturali o viceversa?
Innanzitutto che “al fine di ridurre i possibili impatti negativi dovuti a ulteriori vincoli sulle aree a vocazione turistica invernale, vengano esclusi dal parco naturale del Monviso l’area a margine del comprensorio sciabile nei pressi di Pian Melzè (Pian della Regina) e l’area sciistica e silvo-pastorale della Comba delle Contesse” e che la stessa sorte (esclusione) tocchi, per ciò che concerne però la Riserva Naturale della Grotta del Rio Martino anche all’area collocata a margine della seggiovia.
Poi che il Presidente del Parco sia nominato sì con decreto del Presidente della Giunta Regionale, ma di concerto con la comunità delle aree protette, che il numero di consiglieri dell’Ente sia adeguato e capace, insomma, di rappresentare al meglio il territorio e che i membri del consiglio di siano nominati dal presidente della Giunta regionale su designazione della comunità delle aree protette, con voto limitato e in modo che sia garantita la rappresentanza dei Comuni sul cui territorio insiste un Parco naturale, la rappresentanza delle associazioni ambientaliste e delle associazioni agricole nazioni più rappresentative.
Ma c’è anche una cartografia di difficile lettura e di impossibile sovrapposizione ad una scala di dettaglio quale quella catastale anche a causa dell’imprecisione della carta tecnica regionale: la qualità delle immagini allegate è scadente ed i toponimi e molti elementi della mappa risultano illeggibili. Senza contare, infine, che una grossolana tracciatura delle linee di confine delle aree protette equivale, sul territorio, ad uno spazio addirittura “di oltre 20 metri di larghezza e non risulta chiarito da alcuna norma se per confine debba intendersi il margine interno di questa, il centro o altro”.












![Per gli imprenditori di Confapi una cena degli auguri a favore della Fondazione Ospedale Cuneo [FOTO E VIDEO] Per gli imprenditori di Confapi una cena degli auguri a favore della Fondazione Ospedale Cuneo [FOTO E VIDEO]](https://www.targatocn.it/fill/130/98/fileadmin/archivio/ilnazionale/2024/12/00_CONFAPI_2024_tutti.jpg)

